Un lutto tremendo, che scuote le fondamenta del cinema e della televisione. Domenica, durante la notte, ci ha lasciati Christopher Evan Welch. L’attore stava combattendo da anni contro un cancro ed è morto nel letto di un ospedale di Los Angeles, a soli 48 anni. Il suo agente, Scott Metzger ha detto che il suo corpo oramai l’aveva trascinato con lui durante la malattia. Nonostante il brutto male, Welch ha trovato la forza di partecipare ad un ultimo telefilm prodotto dall’HBO, la commedia Silicon Valley diretta da Mike Judge. Ma l’attore non aveva trovato solo spazio nel piccolo schermo: un curriculum di circa 21 anni d’esperienza e tanta passione: Christopher Evan Welch aveva cominciato debuttando come doppiatore nel cartone animato “Le Avventure di Sonic The Hedgehog”, doppiando il personaggio della saga del porcospino blu Miles ‘Tails’ Prower. Poi una serie incredibile di partecipazioni per la tv, arrivando ad avere dei ruoli in serie di spicco come Law & Order, Criminal Intent, I Soprano e Terapia D’Urto. Una carriera costellata di successi e ammirazione da parte dei fan.
Ma è nel cinema che da il meglio di se: ha lavorato al fianco di svariati registi, come Woody Allen e Steven Spielberg, non solo recitando ma prendendo parte anche alle produzioni all’interno dello staff. Con Allen, Evan Welch era la voce narrante di Vicky Cristina Barcellona, commedia del comico americano basata sugli intrecci amorosi di un’estate passata nella cittadina spagnola da Vicky e Cristina. Con Spielberg invece aveva lavorato come fotografo per “La Guerra Dei Mondi”, pellicola che raccontava incontri e scontri con civiltà aliene provenienti da altri pianeti. Poi nel mezzo, una serie di lavori e nel 2012 il ritorno al fianco del regista di E.T, partecipando a Lincoln, la pellicola che raccontava la storia del più famoso presidente USA Repubblicano.
Un lavoratore infaticabile, un attore talentuoso ma sopratutto una persona che amava veramente la recitazione, non solo il cinema: il debutto a Broadway nel 1997 con l’opera “London Assurance” e il ritorno nel 2002, con l’interpretazione di “The Crucible”. Una carriera costellata di successi, con un profilo basso da star senza mai cadere nella tentazione delle droghe o dell’alcool hanno fatto di lui una delle figure più serie e professionali di questo mondo. Ci mancherà.