In patria, Daniel Radcliffe sta girando il Paese con il thriller fantasy Horns. Come è regola, tuttavia, le domande sui progetti futuri sono sempre dietro l’angolo e, in un’intervista, l’attore inglese ha svelato interessanti dettagli sull’atteso Victor Frankenstein.
Rilettura dell’ormai leggendario Prometeo Moderno partorito dalla mente di Mary Shelley, il film vedrà James McAvoy (giovane Charles Xavier nei nuovi film degli X-Men) nei panni del dottor Victor Von Frankenstein, mentre Radcliffe interpreterà il fedele aiutante Igor. Raccontato dalla prospettiva di Igor, assisteremo alle oscure origini del travagliato assistente, alla sua amicizia redentrice con il giovane studente di medicina Victor Von Frankenstein e testimonieremo alla trasformazione di Frankenstein nell’uomo – e nella leggenda- che conosciamo oggi.
Un nuovo modo di guardare a un classico che sicuramente può stupire in molti modi, ma lo stesso Radcliffe ha voluto sottolineare la passione con cui si è avvicinato al progetto, che secondo lui si distinguerà da ogni altro adattamento visto finora.
Credo che il nostro Frankenstein sia realmente una versione cinematografica travolgente, divertente e avventurosa del classico. Difficilmente lo definirei un horror. Penso ci siano degli elementi horror e dei rimandi alle precedenti trasposizioni, ma spero che a farlo spiccare sia la relazione tra il personaggio di James e il mio. Victor e Igor sono due persone che giungono al punto di aver davvero bisogno l’una dell’altra. La chiave del film, per me, consiste in verità nella creazione e Igor, il mio personaggio, viene tolto da questa orribile vita di abusi all’inizio del film e James in qualche modo lo salva e gli dona nuova vita, creandolo per certi versi, creando la vita che ora conduce, e per questo motivo e per la vita da cui è stato salvato, Igor si sente per sempre debitore. Il film ruota attorno a fin dove possa arrivare questo sentimento di devozione. In che momento devi uscire dall’ombra della persona che ti ha creato e dire ‘Io sono un individuo’? Devi forse sottometterti per sempre alla persona responsabile per la tua vita? Perciò è un film sulle relazioni che si sviluppa in un contesto in cui vengono creati mostri.
Ovviamente, un film intitolato Frankenstein senza il famigerato mostro potrebbe suscitare alcune perplessità. In tutto questo, che posto trova la creatura del dottore?
Una delle più grandi differenze tra noi e gli altri film di Frankenstein sarà che, solitamente, la relazione principale è quella tra Frankenstein e il mostro, con quest’ultimo creato verso la metà del film; nella nostra versione il mostro viene creato proprio alla fine e il viaggio che conduce a quel momento consiste proprio nel capire come si sia giunti a quell’idea. Ho sentito altre persone definirlo una sorta di storia sulle origini di Frankenstein, ma è una storia sulle origini di Frankenstein che non avete mai incontrato prima, se questo vi è di aiuto. La dichiarazione che mi ha fatto passare alcuni guai con i produttori è stata ‘Se vi piace il libro, odierete il film.’ [Ride]
Se temete tuttavia di trovarvi di fronte a un film introspettivo, concentrato solo sul legame tra i due protagonisti, Daniel Radcliffe è pronto a rassicurarvi: “Ci sarà anche molta azione dentro.”
Insomma, un film che sembra voler perlustrare un lato generalmente sorvolato dai soliti adattamenti e perciò mi chiedo “Perché no?!” Solo perché si tratta di Frankenstein, non vuol dire che il materiale non possa essere rimaneggiato. Ciò che conta, come sempre. è l’approccio rispettoso nei confronti della fonte; per il resto, ben venga la creatività e non sarò certo io a puntare il dito sull’ennesima rivisitazione di una creatura mitica. Anzi, a dirla tutta, le parole di Radcliffe mi hanno rincuorato e fatto tornare la curiosità nei confronti di questo progetto.
Diretto da Paul McGuigan (Sherlock), Victor Frankenstein è previsto per il 2 ottobre 2015.