Top 7: I migliori episodi delle serie di Alfred Hitchcock

Per quasi cinquant’anni, dall’esordio nel 1926 con Il Giardino del piacere fino al 1976, con la commedia gialla Complotto di famiglia, Alfred Hitchcock ha attraversato vari generi, dal thriller puro come nel caso di Delitto per delitto e Il ladro, alla spy story di L’agente segreto e Topaz, fino ad arrivare ai primi serial killer della storia del cinema come Il pensionante e il capolavoro Psyco, oltre a commedie tinte di giallo come i classici Caccia al ladro e Intrigo internazionale, entrambi con il grande Cary Grant.

Ma oggi pochi si ricordano che dalla prima metà degli anni cinquanta fino agli anni 80 il re del brivido ci ha regalato piccoli corti, girati per la televisione, all’inizio in bianco e nero e poi a colori, ma certamente accattivanti e pieni di suspense.

Da Alfred Hitchcock presenta (1955)

1×02 – Presentimento (Premonition)

Dopo quattro anni di assenza, il giovane musicista Kim Stanger (John Forsyhe), colto da un oscuro presentimento, torna nel piccolo paese del New England dove ha vissuto per anni, fino al suo trasferimento a Parigi.
Ma al suo arrivo ha una brutta sorpresa: infatti, il padre, con cui aveva avuto pessimi rapporti, quattro anni prima era stato ucciso in un sospetto incidente di caccia, lasciando la sua fortuna al fratello minore di Kim.
Sospettando che il fratello sia il responsabile dell’omicidio, Kim decide di improvvisarsi investigatore, ma alla fine della sua lunga indagine lo aspetta una verità ben peggiore di quello che temeva….

Prima apparizione di Forsyhe nelle serie di Alfred Hitchcock.

5×02 – La bara di ghiaccio (The Crystal Trench)

Agli inizi del novecento un giovane scalatore inglese muore precipitando da un ghiacciaio nel cuore delle Alpi austriache.
Dopo aver saputo da un amico del marito (James Donald) della tragedia, la moglie (Patricia Owens) prende la decisione di aspettare in una baita tra i monti il momento in cui, dopo il disgelo del ghiacciaio, potrò rivedere il suo amato per l’ultima volta.
Finalmente, anni dopo, gli sforzi della donna sono ricompensati, ma la aspetta una terribile sorpresa; in un medaglione che il marito portava sempre con sé non c’e la sua foto, ma quella di un’altra donna.

Tratto da un racconto di A. W. Mason è l’ottavo lavoro per la televisione di Hitchcock.

Da L’ora di Hitchcock (1962)

1×04 – I cinque testimoni (I Saw the Whole Thing)

Il noto scrittore di gialli Michael Barnes (John Forsyhe) è arrestato con l’accusa di aver investito un motociclista e di averlo lasciato morire sulla strada senza chiedere aiuto.
Per scagionarsi, l’uomo decide di difendersi da solo in tribunale e cerca di demolire a uno a uno i cinque testimoni che, secondo l’accusa, l’hanno visto fuggire dal luogo del delitto.
Ma l’ispettore che sta indagando sul caso scopre una sconcertante verità, quella notte non era Barnes a guidare l’auto ma sua moglie, che è anche incinta.

Ultimo lavoro per la televisione girato dallo stesso Hitchcock.

1×07 – Annabel (Annabel)

Il mite chimico David Kelsey (Dean Stockwell) sta perseguitando con telefonate minacciose la sua ex fidanzata Annabel, che da qualche tempo è sposata con il ricco e affidabile Gerard, suo caro amico.
Esasperato, Gerard decide di intervenire, ma scopre, pagandolo con la vita, che David non solo è del tutto pazzo, ma ha anche comprato una casa in cui sogna di vivere con Annabel, che considera il grande amore della sua vita.
L’omicidio porterà David non solo a essere perseguitato dalla Polizia, ma anche alla follia e al suicidio.

Tratto dal romanzo “Quella dolce follia” di Patricia Highsmith e uno degli ultimi lavori del regista e attore Paul Henried.

Da Alfred Hitchcock presenta (1985)

2×05 – La Talpa (The mole)

In una centrale di polizia newyorchese, un sergente (Don Francks) riceve la visita di uno psichiatra (Edward Herrmann) dall’aria sconvolta.
Secondo il medico, infatti, il serial killer La Talpa, detto cosi perché non sopporta la luce del sole, non è per niente guarito come tutti i suoi colleghi sostengono, anzi, ora, che è fuggito dal manicomio dove era rinchiuso, tornerà a uccidere.
Dopo il ritrovamento di un cadavere fatto a pezzi, il sergente decide di collaborare con l’uomo per catturare il pericoloso criminale, ma una terribile rivelazione lo aspetta….

2×10 – Effetti speciali (The Final Twist)

Un ricco e arrogante produttore cinematografico (Martin Landau) non esitano a trattare in malo modo i tre giovani cineasti che lavorano per lui da anni, arrivando persino a chiedere alla ragazza del gruppo di andare a letto con lui in cambio di una sceneggiatura più importante.
Furibondi, i ragazzi meditano vendetta e, con l’aiuto degli effetti speciali di cui sono esperti, decidono di portare il loro capo al punto di rottura.
La terribile notte di cui sarà suo malgrado vittima, porterà il produttore, incapace di distinguere tra finzione e realtà, ad andare incontro a una bruttissima fine….

Episodio diretto da Atom Egoyan

Articolo di Paola Montonati

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