Continuano a piovere accuse sul film The Interview. Qualche giorno fa vi abbiamo riportato le pesanti critiche rilasciate da un portavoce della Corea del Nord nei confronti della commedia diretta da Seth Rogen e Evan Goldberg.
Ad oggi la situazione non è di certo migliorata. Alla nazione asiatica proprio non va giù la trama della pellicola che vede i due protagonisti, Seth Rogen e James Franco, coinvolti in un piano ordito dalla CIA per assassinare il dittatore Kim Jong-un.
Nuove gravi accuse sono state infatti mosse da un portavoce del Ministro degli Esteri nordcoreano che ha dichiarato che: “il nemico è andato oltre i limiti della tolleranza nelle loro disprezzabili mosse per tentare di danneggiare la dignità del leader supremo.” Secondo il governo, il film rappresenterebbe un atto di terrorismo e addirittura un’azione di guerra.
Parole forti, quindi, accompagnate da una non troppo velata minaccia: “Coloro che hanno diffamato il nostro leader supremo e commesso atti ostili contro la Repubblica Popolare Democratica di Corea non potranno mai sfuggire alla severa punizione riservata dalla legge, ovunque si trovino nel mondo. E se l’amministrazione statunitense sarà connivente e patrocinerà le proiezioni del film, sarà considerato come un invito ad utilizzare forti e spietate contromisure.”
Di certo quando Seth Rogen, Evan Goldberg e Dan Sterling hanno scritto la sceneggiature di The Interview, non si sarebbero mai aspettati che il film potesse scatenare un tale caso internazionale. Per ora il solito Rogen scherza sull’accaduto con un twitter ironico: “Di solito la gente non vuole uccidermi per uno dei miei film fino a quando non ha pagato 12 dollari per vederlo”.