Chi ha paura del lupo cattivo?
Il lupo cattivo, in questo caso, è la Walt Disney Company che dopo aver ingurgitato nelle sue fameliche viscere la LucasFilm Ltd nel 2012, ha deciso di portare avanti il colossale progetto di George Lucas e girare altri film su Guerre Stellari.
Perché lupo cattivo, vi chiederete. La risposta è semplice e si nasconde, ma neanche troppo, in “Iron Man 3” (2013), distribuito, udite udite, dalla Walt Disney Picture. Se avete visto il film capirete a cosa mi riferisco perché la mano del padrone si sente, e molto, nella pellicola. Tony Stark salvato da un bambino? Se non è Disney questo…
La creatura di George Lucas non è certo un’opera dark in senso stretto (lato oscuro a parte…) anche se ha degli spunti drammatici che non sono da sottovalutare come anche una punta di morbosità data dal quasi incesto tra Leila e Luke, una scelta sicuramente coraggiosa visto che parliamo di un prodotto americano.
In Guerre Stellari vengono affrontati temi diversi che vanno dalla guerra fino al tradimento passando attraverso la ricerca di se stessi e delle proprie origini, il tutto in una galassia lontana (lontana…) dalla nostra eppure familiare. La saga di Lucas viene così configurandosi come una via di mezzo tra la versione cinematografica di un romanzo di formazione e una tragedia shakespeariana in salsa Sci-Fi.
Fin qui ho fatto riferimento alla prima trilogia, in termini cronologici terrestri, ovvero quella degli anni Settanta.
La seconda non la prendo in considerazione perché se cominciassi a parlarne scoperchierei un verde vaso di Pandora (verde come il green screen ab-usato nei tre film) pieno di superflui effetti speciali. Mi limiterò a dire che gli episodi I, II e III non erano all’altezza della trilogia originale.
Tornando al presente, il prossimo film della saga s’intitolerà, com’è ovvio, “Star Wars Episode VII”. La data d’uscita americana è già stata annunciata e sarà il 18 Dicembre 2015 mentre la scelta del regista è ricaduta su J.J. Abrams che sembra si stia specializzando nei reboots delle saghe di fantascienza.
Abbiamo visto i due film di Star Trek diretti da Abrams e se il primo, “Star Trek” (2009), ha scioccato i trekkers sparsi per il mondo, il secondo, “Star Trek Into Darkness” (2013), non è certo stato da meno proponendo una versione pompata di una storia che aveva solo bisogno di essere adattata ad un’epoca e ad un pubblico diversi, non resa un blockbuster fine a se stesso (Benedict Cumberbatch a parte…).
Adesso, J.J. ci prova con Star Wars e, per il momento, data d’uscita e regista esclusi, ci sono poche certezze per quanto riguarda la pellicola.
“Star Wars Episode VII” dovrebbe essere la semplice prosecuzione della storia. Ritroveremo Harrison Ford, Mark Hamill e Carrie Fisher nei loro storici ruoli e si vocifera che ritorneranno anche R2-D2 e C3PO.
Invece, per quanto riguarda gli attori, per così dire, nuovi, sono stati fatti diversi nomi ma non è stata data nessuna conferma.
Giusto un mese fa si parlava della possibile partecipazione alla pellicola del giovane attore inglese Jack O’Connell (a destra) che presto vedremo nel ruolo di Callisto in “300: L’Alba di un Impero” (2014). Il suo presunto personaggio dovrebbe avere un ruolo importante nella storia e si chiamerebbe Thomas.
Adesso, un’altra indiscrezione, vorrebbe in un lead role il texano Jesse Plemons visto nella serie televisiva “Breaking Bad” nel ruolo di Todd “Meth Damon” Alquist. Plemons ha già sostenuto un provino con Abrams e pare che al momento attore e regista stiano discutendo circa i termini della sua partecipazione alla pellicola.
I rumors a proposito del possibile personaggio a lui affidato si sprecano e l’ipotesi più accreditata è quella che lo vede come figlio di Luke Skywalker, vista la somiglianza tra Plemons e Hamill.
Le riprese cominceranno la prossima primavera.
Speriamo solo che la Disney non ci metta troppo del suo con eccessivi buonismi ed ingenuità che vanno bene per un lungometraggio animato ma non per una storia come quella di Star Wars.
Auguriamo a J.J. Abrams di non cedere al lato oscuro della… Walt Disney Company.