Quentin Tarantino è a Cannes per celebrare i vent’anni dall’uscita di Pulp Fiction e per presentare la visione del restaurato Per un pugno di dollari di Sergio Leone, regista di cui è un dichiarato debitore.
Ha parlato del suo progetto per assemblare una versione più lunga di Django Unchained, il western concepito a partire dal film del 1966 Django di Sergio Corbucci.
Ho una novantina di minuti di girato di Django Unchained che non è mai stato visto. La mia idea è di usarlo per arrivare a una versione di quattro ore del film.
Ma non voglio farlo uscire come un film di quattro ore. Useremo tutto il materiale che ho e non dovrà essere una prova di resistenza. Lo voglio dividere in capitoli di un’ora. Una miniserie in quattro parti. Il pubblico le ama. Se fosse un film di quattro ore la gente alzerebbe gli occhi al cielo. Ma in quattro parti morirebbero dalla voglia di vederle tutte. Così penso che possa funzionare.
In conferenza stampa, Quentin Tarantino si è scagliato contro il cinema in digitale.
Perché un regista affermato dovrebbe girare in digitale? Non ne ho la minima idea (fucking idea at all, ndr). La proiezione digitale è la morte del cinema. È televisione in pubblico. Il fatto che la maggior parte dei film che escono non siano in 35mm significa che è una battaglia persa.
Spero che la prossima generazione capisca che cosa sta andando perduto.