Si è appena concluso il Red Carpet, abbiamo appena avuto la possibilità di respirare (e prenderci anche un caffè) e siamo tornati in diretta dall’interno del Dolby Theatre. Si apre il sipario… E comincia la vera notte Oscar. Chi vincerà la lotta serrata? La redazione ha detto la propria opinione, e anche i lettori hanno espresso la loro opinione. Rivediamola rapidamente.
Un’opinione ben precisa: The Wolf of Wall Street è il favorito dei lettori, ma riuscirà Scorsese a nell’impresa? 12 anni schiavo ha recuperato moltissimo terreno, e scivola in terza posizione Dallas Buyers Club. Gravity si accaparra un (misero, per chi scrive) quarto posto, mentre American Hustle siede al quinto, lontano dalla vetta. Oltre sembra non esserci più competizione: Philomena, Nebraska, Her e Captain Phillips chiudono la classifica dei voti dei lettori.
E ora… Che si apra il sipario!
Oscar 2014: diretta dal Dolby Theatre, tutta la serata minuto per minuto
02.43 – Anne Hathaway presenta la prima premiazione, Miglior attore non protagonista. E il vincitore è… Jared Letho, in Dallas Buyers Club! Letho ringrazia la madre, che lo ha accompagnato alla serata, e che siede accanto a lui, e ringrazia il fratello Shannon, per essere il miglior fratello, nonché il suo migliore amico. E dedica la vittoria a tutto quelli che hanno lottato come in quel film, a chi ha vinto, e a chi ha perso quella lotta.
Ellen DeGeneres sembra padrona del palco. Conosce il suo pubblico e sa come coinvolgerlo. Gioca a fare selfie dal palco, e a postarli su Twitter. Ma arriva a presentare sul palco Jim Carrey, che introduce un video sugli eroi dell’animazione Ricordiamo che la serata è proprio dedicata agli eroi del cinema. Sullo schermo si avvicendano scene di The Brave, Roger Rabbit, Dragon trainer, Finding Nemo, Gli incredibili, L’apprendista Stregone. Dai classici ai moderni, eroi per bambini che hanno sempre lasciato una traccia nel cuore di tutti.
Tocca poi a Pharrell Williams, per la performance live di Happy, candidata a una statuetta, come sappiamo. E scende dal palco, Williams, coinvolgendo gli attori in prima fila. La serata comincia a frizzare, e lo fa nel migliore dei modi!
02.29 – Dopo la pubblicità, Samuel L. Jackson e Naomi Watts salgono sul palco a presentare una nuova categoria, e un nuovo vincitore per Costume Design, ringraziando tutti gli addetti allo staff. Ma la statuetta va alla costumista Catherine Martins per Il Grande Gatsby. Visibilmente commossa, la stilista sale sul palco, abbracciando la statuetta. Sfila un foglio di appunti che non guarda, ma se la gode tutta.
03.02 – Sempre gli stessi presentatori per Make Up e Hair Stylist, ma la statuetta va allo staff di Dallas Buyers Club, capace di creare una splendida atmosfera, e rendere al meglio il dramma sui volti degli attori protagonisti. Anche qui la commozione è evidente, ed è sempre bene ricordarsi che sono persone come loro che rendono le nostre emozioni più intense, quando siamo nel buio della sala.
03.04 – Harrison Ford sale sul palco. Presenta American Hustle, candidato come Miglior Film, assieme a Dallas Buyers Club e The Wolf of Wall Street. Sono tre dei film candidati nove che si contendono la statuetta più ambita.
03.11 – L’ennesima pubblicità preannuncia una serata lunga e ricca di spot, ma ci permette di bere un sorso d’acqua, prima che tutto continui con la solita allegria riportata sullo schermo da Ellen, che presenta l’arrivo sul palco di Matthew McConaughey. O è l’abito bianco, o in qualche maniera risalta l’abbronzatura. Ha una busta in mano, ed è per Animated Short Film. E viene annunciata la vittoria di Mr. Hublot!
03.15 – Per il Miglior Film d’Animazione, la presenza sul palco non cambia. And the Oscar goes to… Frozen! Attesissimo per stasera, era anche il grande favorito della categoria. Con un successo inaspettato, ma non bisogna dimenticare che è ancora nelle sale, addirittura con una versione karaoke.
03.21 – Joseph Gordon-Lewitt ed Emma Watson sono sul palco per presentare i Visual Effects. Molti i film candidati e ciascuno meritevole di ricevere la statuetta, che però va a Gravity! D’altronde, gli effetti di questo film sono impressionanti, lo abbiamo detto dal primo momento. Fatto sta che nei premiati, la commozione fa tremare la voce. In un mondo dove girano tanti soldi, fa sempre bene e fa sempre piacere vedere come esista ancora l’emozione.
Sono le tre e mezzo, e la pubblicità ci permette non solo di mangiare un boccone (ammettiamolo: la notte è lunga, ancora…), ma anche di fare un breve bilancio della serata, che si riassume facilmente: il più delle volte, stanno vincendo i favoriti della vigilia. Nessuna particolare sorpresa, per ora, se non per Mr. Hublot.
03.30 – Kate Hudson e Jason Sudeikis salgono sul palco. E sì, lui ha in mano un’altra busta, cosa che significa l’annuncio di un’altra categoria, ovvero Best Live Action Short Film. La statuetta, quindi, viene annunciata e assegnata a Helium. Si passa subito dopo a Documentary Short Subject, che vede la statuetta assegnata a The Lady in Number 6: Music Saved My Life.
Ellen condivide il “problema” della fame, e si aggira nella sala. Desiderio di pizza? Anche noi!
03.37 – Bradley Cooper sale sul palco, per presentare un altro vincitore. A lui sta avere a che fare con la categoria Best Documentary Feature, che vede titoli interessanti e di estrema attualità. And the Oscar Goes to… 20 Feet from Stardom. Splendida, breve e intensa performance vocale , che provoca una standing ovation che sicuramente si sarebbe protratta, ma lo showdeve proseguire, con una rigida scaletta.
Kevin Spacey sale sul palco. ricordandoci quali sono stati alcuni degli eroici Oscar onorary, non solo per le prestazioni sul grande schermo, ma per gli emblemi umani rappresentati dagli attori, a volte eroi del nostro tempo: Angela Lansbury, Piero Tosi, Steve Martin, Angelina Jolie.
03.50 – Ewan McGregor è sul palco. La busta che ha tra le mani è importante, per noi: è quella che assegna la statuetta per Miglior Film in lingua straniera. È ovvio avere il cuore in gola, per quello che potrebbe rappresentare questo premio. Teniamo solo le dita incrociate, e funziona! L’Italia torna sul palco, vincente con La Grande Bellezza! È lo stesso Paolo Sorrentino a salire sul palco, prendendosi la rivincita mondiale per un film troppo trascurato in Italia, prima del successo estero. Una statuetta importante, finalmente, con un applauso condiviso da tutti. E siamo sinceramente entusiasti!
Steve McQueen sale sul palco. Non c’è una busta, semplicemente perché, come ha fatto Harrison Ford inizialmente, ci presenta altri tre dei nove film candidati come Miglior Film. A lui spetta parlare di Nebraska, Her e Gravity. Segue il ritorno di Ellen, sul palco, con un cambio d’abito – dal completo nero a quello bianco – che decisamente piace. A lei sta introdurre Brad Pitt, il quale a propria volta presenta la performance live degli U2, con Ordinary Love, candidata all’Oscar.
Altro selfie di Ellen, con molti protagonisti della serata…
If only Bradley’s arm was longer. Best photo ever. #oscars pic.twitter.com/C9U5NOtGap
— Ellen DeGeneres (@TheEllenShow) 3 Marzo 2014
04.06 – Chris Hemsworth ha una busta in mano, e al braccio c’è Charlize Theron. Due incredibili attori, splendidi uno accanto all’altro, pronti ad annunciare il vincitore nella categoria Sound Mixing. Altra categoria tecnica, ed è di nuovo Gravity a vincere questa statuetta! Ma segue subito a ruota la categoria Sound Editing. And the Oscar Goes to… Gravity! Di nuovo, a distanza di pochi momenti, due statuette per il film di Cuaron.
04.12 – Christoph Waltz ha una busta pesante, quando sale sul palco. Una busta che scalda l’atmosfera… E non poco: Miglior attrice non protagonista. Una premiazione impegnativa, in quanto vede tutte ottime attrici, in lizza per il titolo. Ma chi vincerà? L’attesa è snervante. Le lunghe presentazioni sono dovute, ma… A salire sul palco è l’esordiente Lupita Nyong’o, alla sua prima serata agli Oscar. Abbraccia tutti. Felice, esaltata e con gli occhi lucidi, sale sul palco e sorride, con una brillantezza e un sorriso che, semplicemente uniti alla sua splendida performance, suscitano niente meno che una standing ovation da parte di tutta la platea. Piange, Lupita, ma piange di gioia, e c’è la più grande felicità possibile, nella sua voce.
Avevamo detto qualcosa a proposito della pizza…? Eccola lì. Scatole di pizza che girano all’interno del Dolby Theatre, e non per scherzo, ma per davvero. Tovagliolini, piatti di carta e fette di pizza sono il break dedicato (e non si tira indietro proprio nessuno, nemmeno Martin Scorsese), mentre Sheryl Bone Isaacs sale sul palco, per presentare l’organizzazione dell’Academy, regalandoci un lungo approfondimento sulle prossime attività dell’Academy, fondamentalmente dedicati a celebrare il cinema, e a coinvolgere il pubblico con strutture museali interattive, previste per il 2017.
04.27 – Amy Adams è sul palco assieme a Bill Murray, con la busta per Best Cinematografy. E il premio viene assegnato a Gravity, che ancora una volta afferra con sicurezza una nuova statuetta. Una dopo l’altra, per il film di Alfonso Cuaron siamo a quattro statuette assegnate.
04.31 – Cambio sul palco, due nuove presentatrici per una nuova categoria: Film Editing, annunciato da Anna Hendrick e Gabourey Sidibe. Indovinate chi vince? A questo punto siamo a cinque statuette per Gravity.
Woopy Goldberg sale sul palco. Una voce inconfondibile, la sua, ma ancora di più le sue calze e le sue scarpe, ispirate palesemente a The Wizard of Oz – rispettivamente a strisce bianche e nere, e tacco alto laccato rosso. Festeggia proprio un importante anniversario, per questo film, che viene celebrato ed esaltato dalla performance di Pink, con Somewhere Over The Rainbows.
04.43 – Jennifer Garner e Benedict Cumberbatch sono annunciati da una Ellen in versione fairy, e presentano la statuetta per il Production Design, che viene assegnato al film di Baz Luhrmann, Il Grande Gatsby, che conquista così la sua seconda statuetta.
Chris Evans torna a parlarci degli eroi del cinema. Captain American, Harry Potter, Iron Man, Hunger Games, Indiana Jones, star Trek, Spider-Man, avatar, star Wars, Matrix, The avengers, 300, Terminator, Ghostbusters, Man of Steel, sono solo alcuni dei film che passano, in un breve trailer raccoglitore di personaggi forti, che hanno segnato ognuno a modo loro un passo nella storia di Hollywood.
04.53 – A salire sul palco, dopo l’ennesima pubblicità, è Glenn Close. Una voce profonda, la sua, qualcosa che abbiamo imparato ad amare negli anni delle sue splendide interpretazioni. A lei spetta onorare i grandi che se ne sono andati quest’anno, quelli che hanno segnato la storia del cinema. James Gandolfini, Karen Black, Tom Lauglin, Carmen Zapata, Hal Needham, Richard Shephers, Stuart Freeborn, Gerry Hambling, Jim Kelly, Spephanie McMillian, Les Blanc, Eileen Brennan, Paul Walver, Fay Knanin, Charles Campbell, Deanna Durbin, Frederick Black, A.C. Lyles, Elmore Leonard, Annette Funicello, Saul Saenitz, Riz Ortolani, Preter O’Toole, Richard Griffits, Shirley Temple, Joan Fontaine, Juanita Moore, Harold Ramis, Eleanor Parker, Ray Dolby, Julie Harris, Gilbert Taylor, Esther Williams, Philip Seymour Hoffman. Ed è qui che entra in scena la voce di Bette Midler, a salutare quelli che hanno lasciato il mondo del cinema e il mondo, in quest’ultimo anno. Al saluto si unisce tutta la sala, in un commosso applauso al termine della canzone.
Goldie Hawn ha di fronte a sé l’ultimo terzetto per la categoria Miglior Film. Così, le clip che ci presenta sono quelle di Philomena, Captain Phillips e 12 anni schiavo. Perché mancano sempre meno premi, ma la serata sembra non finire mai. Così, John Travolta presenta Idina Menzel, per la performance di Let It Go, colonna sonora di Frozen.
My beautiful friend @idinamenzel nailing it at the #oscars pic.twitter.com/pFYe1MhCSV
— Kristen Bell (@IMKristenBell) 3 Marzo 2014
05.12 – Jessica Biel e Jaimie Foxx sono sul palco, e la busta è in mano alla signora Timberlake (che ha qualche difficoltà a parlare, sopra alla gag di Foxx, che anima un po’ la serata). Quella per Best Original Score, uno dei premi più ambiti della serata, e l’annuncio porta la statuetta sulla mensola di Gravity. Mensola pesante, con ben sei statuette! La stessa coppia presenta anche la Best Original Song, e questa volta il premio è assegnato a Let It Go di Frozen, appena passata sul palco.
05.24 – Robert DeNiro e Penelope Cruz. Si alza la posta in gioco e i nomi sono sempre più altisonanti. Portano con loro buste sempre più importanti, e quella di adesso è quella per Adapted Screenplay. Penelope apre la busta e non c’è esitazione nella sua voce, nella sua parlata splendidamente spagnola: 12 years a slave, uno dei pretendenti per Miglior Film. La stessa coppia presenta il premio per Original Screenplay, e Robert premia il film di Spike Jonze, Her.
05.32 – Angelina Jolie è al braccio di Sidney Poitier, per l’annuncio di un’altra importante categoria. La coppia è destinata ad annunciare il Best Director. La presentazione delle nomination dilata il tempo, che si fa improvvisamente stretto. È la voce di Angelina a pronunciare il nome di Alfonso Cuaron, per Gravity, che sta sbancando con un numero complessivo di sette statuette, a questo punto della serata.
Any guesses what’s inside this? #Oscars pic.twitter.com/zK6zZJRE2n
— The Academy (@TheAcademy) 3 Marzo 2014
05.42 – La busta che ha in mano Daniel Day Lewis. Scotta. Pesa. La statuetta più importante per un’attrice, quella di Miglior Attrice Protagonista. Amy Adams, Cate Blanchett, Sandra Bullock, Judi Dench, Meryl Streep. Sono loro cinque a contendersi questo premio, il sogno di ogni attrice, il coronamento di una intera carriera, o la conferma della propria bravura. And the Oscar goes to… Cate Blanchett. Sale sul palco e saluta Daniel, con il respiro rotto e un felice sorriso, che ha perfetto specchio nel suo sguardo.
05.49 – La busta che ha in mano Jennifer Lawrence, invece, è quella per Miglior Attore Protagonista: Christian Bale, Bruce Dern, Leonardo DiCaprio, Chiwetel Ejiofor, Matthew McConaughey. Si trattiene il respiro, l’attesa è infinita. Il respiro si taglia in gola, lo stomaco si chiude. Che cosa accadrà? Chi salirà sul palco, questa notte? Una delle statuette più contese sta per essere assegnata. And the Oscar goes to… Matthew McConaughey. Una interpretazione magistrale, la sua, una trasformazione fisica indimenticabile, per un passaggio di categoria che non si può trascurare. Da attore di commedia più classica, a uno dei ruoli più drammatici che possano capitare alla carriera di qualsiasi attore. Un premio meritatissimo, per una evoluzione professionale semplicemente incredibile.
05.57 – La busta definitiva, La Busta, è quella in mano a Will Smith, elegantissimo anche senza cravatta. American Hustle, Captain Phillips, Dallas Buyers Club, Gravity, Her, Nebraska, 12 years a slave, The Wolf of Wall Street. Pochi preamboli, perché l’annuncio che chiude la serata è quello per 12 Years a Slave. Un film epico, un film incredibile, commovente e che racconta una storia che fa stringere lo stomaco a tutti. A parlare per primo è Brad Pitt, che afferra la statuetta, ma solo per concederla lui stesso a Steve McQueen. Che non cela la voce rotta dalle lacrime di felicità. Salta sul palco e si gode l’abbraccio di tutto lo staff presente lì con lui, e l’applauso della platea.
Sono le sei. La schiena è dolorante per questa lunga diretta, fame e sonno hanno scombussolato l’orario di oggi come se si fosse reduci da un jet lag. Ma la serata ha riservato molte sorprese, che analizzeremo domani. O, per meglio dire, tra qualche ora, dopo aver ripreso un vago controllo delle nostre funzioni vitali. Ora abbiamo solo da recuperare… Per poter vedere i film che non siamo riusciti a vedere prima di stasera. E per poter fare una analisi accurata della serata.