La Vita di Adele vietato in Idaho

La legislazione statunitense in fatto di censura si svela un’altra volta piuttosto contestabile: non vengono vietate scene di violenza anche più che esplicita (e il cinema d’oltreoceano ne è ben ricco, anche nelle produzioni televisive), mentre le scene di sessualità possono ottenere un bollino di divieto ai minori oppure raggiungere addirittura la proibizione totale. È ciò che è accaduto per La Vita Di Adele, vietato nello stato dell’Idaho.

La legge dell’Idaho si rivela molto particolare e restrittiva, al punto che La Vita Di Adele ha ottenuto che la distribuzione fosse completamente bloccata nelle sale. Nel resto degli U.S.A., invece, la notizia non è migliore: La Vita di Adele vietato ai minori di anni 17, la maggiore limitazione imponibile dalla MPAA (Motion Pictures American Association), organo di autoregolamentazione censoria, “per contenuti sessuali espliciti”. Basti fare mente locale e ricordare che la MPAA aveva assegnato a Harry Potter e i Doni della Morte – Parte I una classificazione PG-13, parents strongly cautioned, ovvero Vietato ai minori di 13 anni, non accompagnati dai genitori a causa di “sequenze di intensa azione violenta e  immagini di paura”, destino analogo al divieto PG (“parents cautioned suggested”,si consiglia la visione ai minori di 10 anni in compagnia di un adulto o di un genitore“) per Il Principe Mezzosangue, per “immagini di paura, qualche violenza, linguaggio e media sessualità” (ecco il comunicato del 2010 in merito)

Il film, premiato nell’ultima edizione del Festival di Cannes con la Palma d’Oro, e di cui abbiamo recentemente parlato, presentandone il trailer italiano, contiene ovviamente scene di sesso saffico tra le due protagoniste. Sarà distribuito con le restruizioni del caso per il 25 Ottobre negli stati Uniti, e il 24 in Italia.

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