La biografia di Steve Jobs sarà diretta da David Fincher

Il regista David Fincher è uno dei nomi più papabili per dirigere la nuova biografia sul fondatore della Apple, Steve Jobs, per Sony Pictures. Il regista si dovrebbe riunire con Aaron Sorkin, che ha scritto la sceneggiatura premio Oscar per il film del 2010 su Mark Zuckerberg, “The social network”, che raccontava la biografia del fondatore di Facebook.Il film sarà diretto  basandosi sulla biografia di Steve Jobs, scritta nel libro di  Walter Isaacson.

 Basato su più di quaranta interviste con Jobs realizzate in due anni, assieme ad interviste con più di cento membri della sua famiglia, amici, avversari, competitori, e colleghi, Isaacson ha scritto la storia basandosi sulla sua vita frenetica, sulla sua personalità creativa ed intraprendente; sulla sua appassionante, perfetta e feroce guida che ha rivoluzionato sei industrie : computer, cinema, musica, cellulari, tablet e pubblicazione digitale. Jobs rappresenta una delle ultime icone americane per quanto riguarda l’inventiva e l’immaginazione, che ha raggiunto una scala globale. Lui sapeva che il modo migliore per creare qualcosa di valore nel ventunesimo secolo era quello di connettere la creatività con la tecnologia. Jobs ha creato un’azienda dove i guizzi dell’immaginazione sono stati combinati all’efficienza dell’ingegneria.

Anche se Jobs ha collaborato nella stesura del libro, lui non ha voluto controllare che cosa ci fosse scritto prima che fosse pubblicato. Per lui niente aveva limiti; incoraggiava le persone con la sua onestà, e a volte con la sua brutalità, con le persone con cui lavorava e con le quali era in competizione. I suoi amici e colleghi, hanno dipinto un’immagine di Jobs dove emerge una persona piena di passioni, perfezionismo, ossessioni, capacità artistica, diligenza, compulsione per il controllo, che hanno formato il suo approccio nella creaione dei suoi innovativi prodotti.

Jobs però era anche tormentato dai demoni, che potevano gettare le persone attorno a lui dalla furia alla disperazione. Ma proprio quella personalità e quei prodotti che ha creato, lo hanno reso quello che è, inarrivabile, così come gli hardware della Apple e i software volevano essere, come parte di un sistema integrato. La sua storia è istruttiva, piena di lezioni ed innovazioni, carisma e valori. Questo emerge anche dal suo famoso discorso, tenuto poco tempo prima che il cancro lo divorasse e lo uccidesse , davanti ad una platea di studenti affascinati ed ipnotizzati, da quell’uomo che ha rivoluzionato le loro vite e il mondo.

Lo sceneggiatore Aaron Sorkin ha rivelato, nel Novembre 2012, che il film consisterà in tre ore e mezza di discorsi, prima che l’innovatore della Apple annunciasse il Mac, NeXT e l’iPod originale, con alcuni dialoghi che sono avvenuti dietro le quinte, prima che svelasse questi prodotti rivoluzionari. Certamente, la struttura del film può essere cambiata nel corso degli ultimi anni.

Scott Rudin, Mark Gordon e Guymon Casady sono i produttori della biografia e al momento non hanno ancora scelto nessuno come membro del cast. Il coofondatore della Apple, Steve Wozniak, fa da consulente per questo progetto ed aveva criticato il film “Jobs”, prodotto dalla Open Road Films, nei quali recitavano Ashton Kutcher e Josh Gad, nel gennaio 2013. Questa biografia invece, è considerata  un progetto molto più grande di quel film che ha guadagnato solo 35 milionii di dollari in tutto il mondo, l’anno scorso. Non è ancora conosciuta la data di inizio della produzione.

David Fincher, al momento ha appena finito di girare “Gone Girl”, con Ben  Affleck e Rosamund Pike, e uscirà nelle sale per il 3 Ottobre. Inoltre è produttore di “House of Cards”,  telefilm che sta per entrare nella seconda stagione questo mese. Il film su Steve Jobs è in lavorazione. Fincher, dopo svariati film che sono entrati nell’immaginario collettivo per immaginazione, suspance e capacità di entrare nel mito, come in “Fight Club”, si è lanciato in una nuova sfida sui geni del mondo virtuale, prima con “The Social Network” ed ora con il fondatore della Apple. Il film sul creatore di Facebook, Mark Zuckerberg, oltre ad ottenere premi ambiti, è stato accolto molto positivamente dalla critica e dal pubblico. Ma se si osserva la produzione precedente di Fincher a confronto con questo “The social network”, non si può fare a meno di pensare : dov’è l’impatto emotivo, trascinante e sensazionale, che emerge dalla lotta interiore ed esteriore del protagonista sdoppiato di Fight Club, interpretato da Edward Norton e Brad Pitt, aka Tyler Durden? Dov’è la suspance di Seven? E la fantasia, l’originalità, la creatività presente in un film come Il curioso caso di Benjamin Button? Speriamo che, come in quest’ultimo film nel quale il protagonista “regrediva” dalla vecchiaia all’infanzia, Fincher ritorni alle sue origini, nel raccontare la straordinaria, entusiasmante e drammatica esperienza di vita di un genio come Steve Jobs, seguendo la massima del suo discorso finale agli studenti di Stanford : “siate affamati, siate folli!”

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