Sono iniziate a Toronto, in Canada ,le riprese del film “Life“; protagonisti della pellicola saranno il Premio Oscar Ben Kingsley, Alessandra Mastronardi, il romantico vampiro della saga Twilight, Robert Pattinson e Dane DeHaan. Life racconterà i primi anni della carriera di James Dean, concentrandosi sul suo rapporto di amicizia con il fotoreporter Dennis Stock (interpretato da Pattinson), impegnato nella realizzazione di un reportage per conto del Magazine Life sull’attore (interpretato da DeHaan).
“Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire oggi”. Il sogno, la leggenda, l’eternità, questo è James Dean, una leggenda che con soli tre film si è meritato un posto nell’Olimpo degli immortali. Il 30 settembre 1955, il sogno si infranse ad una curva , James Dean muore a soli 24 anni mentre era alla guida della sua Porche, e ciò crea il mito dell’eroe introverso, fragile pieno di contraddizioni, amante della trasgressione e degli eccessi, simbolo dell’angoscia e della ribellione giovanile, il suo sguardo malinconico, l’indimenticabile look con giubbetto rosso, jeans e t-shirt bianca è l’immagine iconica del personaggio che sopravvive ancora oggi.
Il regista Anton Corbijn, ha deciso di raccontare un James Dean ancora acerbo. Corbijn, esperto di musica rock, lo conosciamo per il film Control (affascinante film in bianco e nero sul cantante dei Joy Division, Ian Curtis) e per The American, pellicola con George Clooney girata per la gran parte in Abruzzo e anche qui con la presenza femminile di una attrice italiana la brava e sensuale Violante Placido.
Anche in Life ritroviamo la scelta di una attrice italiana, la Eva di casa Cesaroni , Alessandra Mastronardi, nuovamente su un set internazionale, dopo l’esperienza con Woody Allen in To Rome With Love; questa volta l’attrice vestirà i panni di Anna Maria Pierangeli, famosa alla cronaca rosa degli anni ’40 per la sua travagliata storia d’amore con James Dean.
Molti sono stati i film e i documentari dedicati alla figura di James Dean e ci auguriamo che Corbijn faccia rivivere regalandoci un sogno di bellezza, complessità, ribellione e fragilità di un mito che e’ passato indenne e immortale per diverse generazioni.