Lucy in home video, ripercorriamo la storia di Luc Besson

“La gente si sbaglia, è Spielberg che dovrebbe essere considerato come un Luc Besson americano, e non il contrario”. Così, dopo il successo de “Il Quinto Elemento”, Bruce Willis descriveva quello che ancora oggi è uno dei maggiori registi in circolazione, Luc Besson.

Dopo numerosi successi come regista, sceneggiatore e produttore il regista francese è infatti tornato con un nuovo action/sci-fi che ci farà tenere il fiato sospeso per 89 minuti. Si tratta di Lucy, film arricchito dalla presenza di due attori top come Scarlett Johansson e Morgan Freeman e che, dopo il successo al botteghino, arriva finalmente in home video distribuito da Universal Pictures Italia . Il film è infatti disponibile in DVD e Blu-ray dal 14 Gennaio e, in particolare nella versione in alta definizione, ci farà catapultare all’interno del mondo di Lucy con diversi contenuti speciali che ci sveleranno la scienza ed i segreti che si celano dietro il nuovo successo del regista parigino. Ma Lucy è solo l’ultimo capitolo della carriera ricca di successi di un regista che ha creato un vero e proprio genere e che ha dietro di se una schiera di appassionati e, l’uscita in home video di questo film, ci da la possibilità di riscoprire i passi più importanti della sua storia.

Se ad oggi Besson è molto più che un regista, ovvero un produttore uno sceneggiatore ed addirittura uno scrittore, le sue basi si fondano nei cortometraggi e nella regia di spot pubblicitari. Dopo aver lavorato a lungo come assistente regista infatti, Luc Besson riesci per la prima volta nel 1983 a dirigere personalmente uno lungometraggio fantascientifico. Si tratta di Le Dernier Combat, film che gli permetterà poi di siglare un importante contratto con la Gaumont e di girare nel 1985 Subway, uno dei suoi primi successi.

È l’inizio della sua ascesa che diventerà realtà già nel 1988 con uno dei film a lui più cari, “Le Grand Bleu”. Il film non soddisfa la critica ed al Festival di Cannes di quell’anno non viene visto di buon occhio soprattutto per la sua vicinanza con il mondo della pubblicità. Il film diventa però un fenomeno sociale soprattutto tra i più giovani tanto da creare un vero e proprio caso analizzato più e più volte. Ma il pubblico ormai è schierato tutto per Besson e, nonostante l’aspra critica, il regista francese riesci a farsi breccia nei cuori dei più grandi appassionati di cinema e non solo.

Gli anni ’90 segneranno definitivamente l’ascesa del regista francese e saranno il suo periodo d’oro. Già all’inizio del decennio infatti, siamo esattamente nel 1990, Besson dirige uno dei film che ne segnerà maggiormente la carriera, si tratta d Nikita.  Nikita è una giovane ragazza con problemi di droga. Durante una rampina compiuta da alcuni suoi amici, la giovane uccide un uomo e viene condannata all’ergastolo. I servizi segreti francesi però danno la ragazza per morta e, in segreto, la utilizzeranno come killer in alcune missioni particolarmente complicate. Il film riscuote un successo enorme ed è solo il primo dei tre film che negli anni ‘90 segneranno l’inizio dell’era Besson.

Nel 1994 infatti esce Leon, film in cui Besson oltre alla regia dirige anche la sceneggiatura. Leon (Jean Reno) è uno spietato killer che collabora con la mafia italiana che vive immerso nella solitudine. Quando si imbatte in Mathilda(Natalia Portman), una giovane ragazza che, per colpa di una partita di droga trafugata dal padre, perderà l’intera famiglia. Leon decide di adottarla e Mathilda, infatuata dai metodi e dal carattere di Leon, ne seguirà le orme per vendicare la famiglia. Leon ancora oggi è una pietra miliare del cinema francese e, secondo la classifica IMBD, primeggia ancora come miglior film transalpino di sempre.

Besson però, dopo aver realizzato due immortali capolavori nell’arco di pochi anni, decide di chiudere il decennio in bellezza e ci regala una perla della storia del cinema, si tratta de Il Quinto Elemento. Il film esce nel 1997 ed è il capolavoro definitivo del regista francese. La pellicola è ambientata nel 2263, anno in cui il Male Oscuro tornerà ad insidiare la terra sotto forma di un’enorme sfera infuocata e si dirigerà verso di essa tentando di distruggerla. L’unico modo per salvare il pianeta è quello di utilizzare il quinto elemento, reincarnatosi nella giovane Leeloo. Leeloo si imbatte in Korben(Bruce Willis), un ex agente delle forze speciali, ed insieme a lui intraprende la ricerca degli altri quattro elementi che, riuniti con il quinto elemento, saranno l’unica speranza di sopravvivenza per la razza umana. Il film consacra definitivamente il regista francese e lo fa entrare a tutti gli effetti nella storia del cinema internazionale.

Nel 2002, dopo il successo dei suoi film e dopo aver aperto una società di produzione e distribuzione cinematografica, la EuropaCorp, Besson decide di intraprende una nuova via, quella della scrittura. Nel 2002 esce infatti un romanzo per ragazzi scritto proprio dal regista parigino, si tratta di Arthur e il popolo dei Minimei. Il romanzo racconta la storia di Arthur, un giovane ragazzo affidato alla nonna che, per salvare questa da un’imminente sfratto, chiede aiuto ad una tribù scoperta dal defunto nonno, i Minimei. Dopo il successo del romanzo, Besson realizza una vera e propria serie dei Minimei e colleziona un totale di ben 4 romanzi. Visti i buoni risultati decide anche di realizzare una trasposizione cinematografica, ovviamente diretta e curata da lui stesso, che ad oggi ha già visto l’uscita sul grande schermo di tre dei quattro romanzi.

Scarlett Jhoansonn è Lucy per Luc Besson

Nel 2011 Besson si trova alla regia di un altro film molto interessante e toccante. Si tratta di The Lady-L’amore per la libertà. Il film racconta la storia di Auun Sang Su Kyi, attivista Birmana premio Nobel per la Pace nel 1991 che da sempre si batte per i diritti umani e che nel 2010 ha finalmente ottenuto la libertà dagli arresti domiciliari. Il film aprì il Festival Internazionale del film di Roma e racconta in maniera molto toccante e ravvicinata il rapporto del premio Nobel con la sua famiglia e di come gli arresti domiciliari abbiano reso ardua la sua esistenza ed il rapporti con gli affetti più grandi.

Luc Besson è quindi un regista eclettico dalle infinite risorse e che, nonostante sia già l’autore di numerosi successi, anche oggi può regalare agli amanti del cinema capolavori in grado di catapultare lo spettatore in mondi soprannaturali e fantascientifici  con quel mix di adrenalina ed azione che solo una mente come quella del regista francese è capace di scaturire.

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