Gli animalisti sono insorti contro “The Wolf of Wall Street”, il nuovo film di Scorsese con Leonardo DiCaprio. Sta avendo un discreto successo, il film “The Wolf of Wall Street”, anzi sta letteralmente sbancando il box office USA ma inevitabilmente non sono tardate ad arrivare le polemiche.
Il film The Wolf of Wall Street sfrutterebbe l’immagine degli animali
The Wolf of Wall Street è la storia vera di un di Jordan Belfort che passa dall’essere il capo di un ufficio di stockbroker all’esser un dissoluto uomo di mondo. Il film sarebbe già candidato per due Golden Globe e Leonardo DiCaprio sarebbe in lizza per l’Oscar. In Italia vedremmo The Wolf of Wall Street il 23 gennaio. Ma passiamo alle polemiche.
Il gruppo animalista statunitense FoA – Friends of Animals ha preso di mira “The Wolf of Wall Street” a causa della scena in cui una scimpanzé viene costretto sui pattini, scena che avrebbe comportato danni psicologici all’animale. Il gruppo animalista avrebbe deciso pertanto di boicottare il film con ogni mezzo (e non sembra che il piano stia funzionando) a causa di questa “terribile” scena in cui secondo loro si sarebbe perpetrata una violenza psicologica ai danni dello scimpanzé, Chance, costretto ad andare sui pattini per il divertimento di chi guardava.
Chance, lo scimpanzé, sarebbe stato prelevato da un circo in cui veniva maltrattato e secondo il Presidente del gruppo animalista, Edita Birnkrant, non avrebbe trovato sorte migliore sul set ma anzi sarebbe stato traumatizzato da questa coercizione “di scena”. In occasione della prima di “The Wolf of Wall Street” a New York, Edita Birnkrant avrebbe invitato il regista e gli attori a farsi avanti ed a instaurare un dialogo con il gruppo animalista in proposito di Chance. Richiesta caduta nel vuoto perché né la produzione né il regista avrebbero rilasciato dichiarazioni in merito, ma una dichiarazione in effetti c’è stata: Jonah Hill, ha detto in un’intervista alla rivista Mother Jones, che nessuno scimpanzé è stato maltrattato o costretto ad alcunché durante le riprese.
Secondo voi gli animalisti si sono rabboniti? Tutt’altro, il boicottaggio continua. Cosa succederà in Italia? Lo sapremo il 23 gennaio. VI terremo informati come sempre.