Sono cominciate da poco le riprese di Noi, la Giulia e altri miracoli terzo film da regista di Edoardo Leo (il primo è stato Diciotto anni dopo del 2010 e, il secondo, il fortunatissimo Buongiorno papà del 2013) scritto a quattro mani assieme al collega e amico Marco Bonini. La pellicola è tratta dal libro di Fabio Bartolomei, “Giulia 1.300 e altri miracoli”, una commedia dai risvolti pazzeschi che ha per protagonisti quattro amici quarantenni sfigati che decidono di fuggire dalla città per andare ad aprire un agriturismo in campagna. «Peccato che la zona dove comprano il casale, al confine fra il Lazio e la Campania, sia controllata dalla camorra» ha spiegato Leo.
A prestare il volto ai quattro protagonisti saranno lo stesso Edoardo Leo – che è anche attore e sceneggiatore del film – Luca Argentero, Stefano Fresi e Claudio Amendola. Con loro ci sarà anche Anna Foglietta (Nessuno mi può giudicare, 2011, Ex- amici come prima, 2011, Tutta colpa di Freud, 2014) e Carlo Buccirosso nei panni di un camorrista.
«Il tenore del film è quello di una commedia, ma questa volta ho deciso di introdurre nella trama un tema sensibile come quello della camorra» ha dichiarato il regista romano che ha definito poi questo lungometraggio “il film della maturità”. «Scrivendo i film che dirigo, ho l’opportunità per raccontare quello che penso e dare una visione personale del mondo: il cinema è comunicazione» ha poi aggiunto.
Il 2014 è stato un anno d’oro per Edoardo Leo che lo ha visto protagonista in numerose pellicole cinematografiche tra cui Smetto quando voglio di Sydney Sibilia assieme a Valeria Solarino, Neri Marcoré, Paolo Calabresi e Valerio Aprea; La mossa del pinguino di Claudio Amendola – che, tra l’altro, rivedremo a settembre nella nuova serie de “I Cesaroni” su canale 5 – e Ti ricordi di me? di Rolando Ravello in cui è stato co-sceneggiatore e ha recitato al fianco di Ambra Angiolini.
Noi, la Giulia e altri miracoli – titolo al momento provvisorio – verrà girato a Matera e in Basilicata e arriverà nelle sale il 9 gennaio 2015.
A cura di Costanza Carla Iannacone.