Christopher Nolan è ritornato sullo schermo, dopo la trilogia del Cavaliere Oscuro, con Interstellar (trailer, scheda film, recensione), che gli ha permesso di conquistare le vette di tutte le classifiche possibili; a quanto pare la pellicola ha già fruttato ben 321 milioni di dollari, in tutto il mondo.
Critiche positive sul film ve ne sono tante, ma non da meno sono quelle negative, specie quelle che riguardano l’approccio al suono; molti si sono lamentati del fatto che gran parte dei dialoghi fossero difficili da ascoltare.
Nolan risponde impazienze alle lamentele, con un’intervista a The Hollywood Reporter, rivelando che il suono è esattamente così come lui lo voleva:
Ho sempre amato i film che approcciano il suono in modo impressionistico e questo è inusuale per un blockbuster mainstream, ma sento che era l’approccio giusto per questo film esperienziale. Molti dei registi che ho ammirato nel corso degli anni hanno utilizzato il suono in modi audaci e avventurosi.
Non sono d’accordo con l’idea che si possa ottenere chiarezza solo attraverso la limpidezza dei dialoghi. Chiarezza della storia, chiarezza di emozioni… Io cerco di raggiungere questo in più livelli e con tutti i diversi mezzi a mia disposizione: immagine e suono.
Nolan loda i cinema che hanno presentato il suono in questo modo non convenzionale, esattamente come lo ha immaginato, dopo aver visto cinema come il TCL Chinese Imax Theatre, l’Arclight Cinerama Dome a Hollywood e l’AMC Loews Lincoln Square a New York.
Di solito (ne visito) sei o sette. Mi piace sentirlo nei luoghi dove la gente lo va a vedere, non solo nella quieta sala di doppiaggio. È qualcosa che ho fatto per anni, perché tutto ciò che stiamo facendo è destinato a comunicare qualcosa al pubblico. I cinema in cui sono stato hanno fatto un lavoro pauroso, in termini di presentazione del film nel modo in cui lo intendevo.
In generale, non c’è dubbio che quando fai il mix di un film in modo non convenzionale come questo, sei destinato a sorprendere alcune persone, ma si è fiduciosi del fatto che la gente possa apprezzare l’esperienza per il modo in cui è stata intesa.
Il regista ha anche discusso il suo lavoro con Hans Zimmer, i tecnici del suono Gary Rizzo e Gregg Landaker e il sound designer Richard King.
Abbiamo preso decisioni creative attente e ragionate. Ci sono certi momenti in questo film, in cui ho deciso di usare il dialogo come effetto sonoro, quindi a volte è mixato sotto gli altri effetti sonori o con altri effetti sonori per sottolineare quanto fosse forte il rumore circostante. Non è che nessuno abbia mai fatto queste cose prima, ma è un po’ anticonvenzionale per essere un film di Hollywood.
Un esempio che Nolan prende in considerazione è quando Cooper (Matthew McConaughey) sta guidando attraverso un campo di grano. Lo spettatore assiste a delle riprese in soggettiva girate direttamente da Nolan guidando attraverso i campi nella parte posteriore di una vettura.
È incredibilmente rumoroso… esilarante e in parte spaventoso. Ero molto ansioso di provare e dare al pubblico l’esperienza e la sensazione caotica con il suono. L’idea è quella di sperimentare il viaggio che sta vivendo il personaggio.
Per esempio, l’esperienza di essere nella cabina di guida in cui si sente il cigolio della navicella è un suono molto spaventoso. Volevamo trasmettere con realismo l’esperienza del viaggio nello spazio. Abbiamo voluto sottolineare questi elementi intimi. Mi piace anche la qualità dei suoni di Richard ricevuti all’interno del camion. È come nella scena chiave, nell’astronave. Per me c’è qualcosa di molto spaventoso nell’avvertire che l’ambiente influenzi il veicolo la capsula in cui ti trovi – che si tratti di sabbia e polvere che colpiscono i finestrini del camion o delle forze atmosferiche mentre si sta viaggiando in una capsula spaziale.
Nolan ha inoltre discusso una delle sue scene preferite, dove i personaggi stanno viaggiando attraverso una tempesta di pulviscolo.
Amo i tagli sul suono che giocano con il punto di vista (in questo caso, il suono del pulviscolo che colpisce la macchina, che viene sentito sia dall’esterno che dall’interno del camion). Quando la macchina da presa stacca all’esterno della macchina, anche il suono stacca con essa. Hai la sensazione degli elementi ti stanno travolgendo – e tu sei là fuori.
Il regista ha anche parlato dei diversi suoni e temi usati, per i vari pianeti visitati, in Interstellar.
Volevamo evitare la tradizionale stratificazione del suono. Volevamo distinguere i mondi in base a suoni intimi e riconoscibili.
Il pianeta d’acqua aveva il suono di spruzzi. Al contrario, il pianeta di ghiaccio aveva il suono dei ghiacciai che si rompono.
Nolan ha anche discusso una scena in cui il personaggio di Michael Caine parla con il personaggio di Jessica Chastain, da un letto d’ospedale.
L’intento creativo è di avere una situazione veritiera – in cui un uomo anziano che sta morendo può dire qualcosa in un certo senso inaspettato. Stiamo seguendo lo stato emotivo del personaggio di Jessica, mentre comincia a capire quello che lui sta dicendo.
Le informazioni sono comunicate in diversi modi, nelle scene successive. Questo è il modo in cui mi piace lavorare; non mi piace stabilire tutto su una particolare linea. Mi piace seguire l’esperienza del personaggio.
Il regista ha anche parlato dei mesi che “i suoi” professionisti hanno passato a mixare il suono.
Abbiamo mixato per mesi e mesi, e abbiamo parlato di tutto. Abbiamo mixato questo film per più di sei mesi. È stato un continuo e organico processo di discussione.
Interstellar di Christoper Nolan, uscito lo scorso 6 novembre, vede nel cast la partecipazione di Matthew McConaughey, Michael Caine, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Bill Irwin, John Lithgow, Casey Affleck e Matt Damon.
Articolo di Mara Siviero