Il regista e critico cinematografico francese Olivier Assayas torna ad una regia intimista e sperimentale proponendo il suo ultimo film Clouds of Sils Maria al 67esimo Festival di Cannes. Ancora in attesa di una conferma dell’inserimento del film nella selezione ufficiale del festival francese o almeno nella sezione Un certain Regard, aperta quest’anno da Party Girl del trio registico composto dagli esordienti Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis, Clouds of Sils Maria sembra fare eco a Eva contro Eva di Joseph L. Mankiewicz del 1950, con protagonista Bette Davis; in entrambi i film, infatti, le protagoniste devono affrontare una fama decaduta che le porterà a interpretare ruoli diversi da quelli proposti loro in passato e a scontrarsi con le nuove e giovani attrice che le hanno spodestate. In particolare in Clouds of Sils Maria la trama rilasciata ufficialmente sembra carica di aspettative:
Alla protagonista Maria Enders (Juliette Binoche) viene chiesto di tornare a recitare nel pezzo teatrale che l’ha resa famosa 20 anni prima. Allora il suo ruolo era quello di Sigrid, una giovane ragazza che spinge il suo capo Helena al suicidio, mentre questa volta le viene chiesto di interpretare un altro ruolo, quello dell’anziana Helena. Partirà quindi con la sua assistente (Kristen Stewart) per realizzare le prove a Sils Maria, una remota regione delle Alpi. Toccherà a una giovane star di Hollywood (Chloë Grace Moretz) prendere il nuovo ruolo di Sigrid e Maria si ritroverà così dall’altra parte dello specchio, faccia a faccia con una donna ambiguamente affascinante, la nuova interprete di Sigrid, che è una riflessione inquietante di se stessa.
A parole sembra un film degno di essere presentato al Festival di Cannes per l’idea originale e ambigua di ritrarre una donna obbligata a ristrutturare la sua personalità e la sua vita specchinadosi, in qualche modo, nel suo passato attraverso il suo alter ego, ovvero la nuova Sigrid; “a pellicola” solo l’utlima edizione di Cannes potrà svelarci il successo o l’insuccesso di Clouds of Sils Maria.
di Myriam Petrini