Bryan Singer ci porta nel “suo” mondo X-men

Il mondo degli X-men per Bryan Singer non è soltanto una calamita da cui non riesce a staccarsi ma, in un momento difficile della sua vita, sia dal punto di vista professionale che privato (a causa delle molestie sessuali denunciate da un ex modello) l’occasione per il rilancio dopo alcuni flop (Il cacciatore di giganti e soprattutto Superman returns); con X-men giorni di un futuro passato Singer torna nel mondo Marvel a 8 anni di distanza ma il ritorno è del tutto casuale ed è lo stesso regista a svelarci alcuni particolari

X-men giorni di un futuro passato era destinato a Matthew Vaughn , avevo suggerito io il suo nome allo sceneggiatore Simon Kimberg ; quando però Matthew ha rinunciato per un altro cinecomic (The secret service tratto dal fumetto di Mark Millar) ero in barca alle Hawaii e lavoravo ad un altro progetto, suona il telefono è Emma Watts (presidente della produzione della 20th century fox) mi chiede: “vuoi farlo tu?”; senza darmi le consuete 24 ore di riflessione dovetti decidere, fax immediato con l’ultima versione della sceneggiatura e lettura in aereo.

Una volta imparato bene il copione la parte più complicata era quella di fare un film in cui lo spettatore non perdesse mai il filo della storia nel passaggio fra il 2023 e il 1973 e viceversa, con alcuni personaggi presenti sia nel futuro che nel passato con volti e personalità diversi, tutti tranne uno; è ancora lo stesso Singer a spiegarci come ci e riuscito

All’inizio del film spiego come nel giovane Wolverine passato e futuro coesistono è la sovrapposizione della fisica quantistica per cui finché un evento non è stato osservato non è in realtà accaduto. e viceversa. Solo lui ha questa dote , una bella responsabilità e una bella dose di stress; per aiutarmi a capire meglio il viaggio nel tempo ho chiesto aiuto ad un grande amico ed esperto come James Cameron che lo  usò nel primo Terminator, che mi ha spiegato le trappole da aggirare e gli accorgimenti da prendere per rendere fluida la narrazione. anche mia madre poi è stato contenta “Dei fumetti non so e non m’importa nulla ma amo i viaggi nel tempo mi ha detto”..

Oltre alle difficoltà temporali un altro ostacolo è stato sicuramente il cast allargato e zeppo di star da gestire nel miglior modo possibile

Questione logistica più che di logica. Molti attori avevano anche altri impegni da rispettare e così in alcuni giorni giravamo anche diciotto ore di fila in maniera drammaticamente non cronologica per poi rimettere tutto apposto come se nulla fosse.

Conclude Singer aiutando a collocare X-men giorni di un futuro passato nel mondo X-men e dando uno sguardo al suo di futuro

Guardo sempre tutti i film concorrenti per capire meglio le situazioni in cui si sviluppano e s’intrecciano le varie storie o spin-off quando ce ne sono; in questo caso mi sono riguardato bene i primi tre X-men per non dimenticare che questo non è ne un sequel nè un prequel ma un interquel; per quanto mi riguarda ci tengo a dire che gli X-men per me non sono e non saranno mai un ripiego o una rampa di rilancio ma un mondo che ho imparato ad amare;

Questo sarà comunque l’ultimo film della serie che girerà? Risposta secca e diretta

No sto già lavorando al prossimo, nel 2016 tornerò dietro la macchina da presa per X-men : Apocalypse.

A cura di Alex Olivero

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