Addio al regista Carlo Mazzacurati

Degente presso l’ospedale di Monselice, paesino vicino Padova, dopo una lunga malattia, si è spento all’età di 57 anni il regista Carlo Mazzacurati. Ex studente del Dams di Bologna, si trasferisce successivamente a Roma per intraprendere la carriera cinematografica, partendo dal ruolo di sceneggiatore. Infatti, di lui ci rimangono la collaborazione con Gabriele Salvatores per “Marrakech Express“, quella con Neri Parenti per “Fracchia contro Dracula“, e quella con Daniele Luchetti per “Domani accadrà“. Nel 1994 è poi la volta della pellicola intitolata “Il toro“, dove Mazzacurati dirige Diego Abatantuono, e per la quale vince il Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia, seguita da piccole ma convincenti prove attoriali in alcuni film di Nanni Moretti come “Caro Diario” (1994) e molto più avanti nel tempo “Il caimano” (2006).

Tornando invece al suo lavoro di autore, nel 2000 porta a compimento “La lingua del santo“, la cui trama è incentrata su due improbabili e tragicomici ladri, Willy (Fabrizio Bentivoglio) e Antonio (Antonio Albanese), che decidono di rubare la preziosa reliquia di Sant’Antonio, custodita nella basilica omonima di Padova. Resisi conto del suo potenziale valore, chiedono un considerevole riscatto, senza sapere poi come riscuoterlo per paura di essere catturati. Nel 2007 arriva “La giusta distanza” con protagonista Valentina Lodovini, mentre il 2010 è l’anno del film “La passione“, con Silvio Orlando e Giuseppe Battiston.

Infine, pochi mesi fa, in occasione del 31° Torino Film Festival, aveva ricevuto il Gran Premio Torino alla carriera, non prima però di presentare al pubblico dell’importante evento, la sua ultima opera artistica dal titolo “La sedia della felicità“, una commedia ambientata nel Nordest da lui tanto amato, precisamente in Trentino, con Isabella Ragonese, Valerio Mastandrea, Antonio Albanese, Silvio Orlando e Fabrizio Bentivoglio, in uscita nelle sale italiane il 24 aprile 2014. Qui sotto eccovi il video della consegna del Gran Premio Torino al regista Carlo Mazzacurati:

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