Purtroppo, molto spesso, le folgoranti carriere dei giovani attori non sono state premiate da un seguito altrettanto felice, con vite troncate da una fine triste o violenta. Qualcuno supera il successo avuto da bambino ma, come per esempio Macaulay Culkin (il bambino di Mamma ho perso l’aereo!), porterà a vita i segni di un destino troppo strano e contorto. Nella storia del cinema sono molti i bambini prodigio che, però, non ce l’hanno fatta. Facciamo una breve carrellata, per ricordarci che anche le vite dei “divi” non sono sempre così rosee come ci sembrano.
Judith Barsi
Dopo aver esordito nel mondo della pubblicità, la Barsi lavorò ad alcuni film e miniserie tv, per poi diventare famosa grazie alla sua interpretazione della nipote dello sceriffo Brody in Lo Squalo 4 – La vendetta.
Nella notte del 25 luglio del 1988 la piccola diva venne uccisa con la madre dal padre, noto alle autorità per i suoi problemi con l’alcool e il gioco d’azzardo.
Dopo aver confessato i suoi crimini all’agente di Judith, l’uomo diede fuoco alla casa e si sparò un colpo di pistola alla tempia, lasciandosi morire nel rogo.
Scotty Beckett
Dopo essere stato uno dei protagonisti storici del serial Simpatiche canaglie, Beckett tentò in tutti i modi di fare il salto verso una carriera cinematografica di rilievo, ma a causa dei suoi problemi con la droga cadde nel dimenticatoio e in poco tempo divenne un delinquente.
Nel maggio del 1968, dopo un violento pestaggio, l’ex attore venne condotto in una casa di cura nelle vicinanze di Hollywood, in cui fu curato con un mix di farmaci che si rivelò letale, infatti un settimana dopo il suo ricovero venne trovato cadavere nella sua stanza.
Bobby Driscoll
Per cinque anni, dal 1946 fino al 1950, Driscoll fu uno degli attori bambini di punta della Disney, con film diventati famosissimi come I racconti dello zio Tom, Tanto caro al mio cuore e L’isola del tesoro.
Ma un matrimonio fallito e problemi con la droga condussero il giovane attore sulla strada del declino fisico e professionale, fino alla morte, avvenuta a New York nel 1968, mentre stava cercando di trovare un lavoro nella Factory di Andy Warhol.
Dominique Dunne
Uno dei membri più giovani del clan Didion – Dunne, Dominique nei primi anni Ottanta iniziò a lavorare nell’ambito delle sit comedy televisive, per poi trovare la consacrazione nel ruolo della figlia maggiore in Poltergeist – Demoniache presenze, l’horror di Tobe Hooper.
Nel novembre del 1982 la ragazza venne strangolata del suo ex fidanzato, il cuoco John Thomas Sweeney, che non era riuscito ad accettare di essere stato lasciato.
Ricoverata in ospedale, la Dunne mori pochi giorni dopo a causa dei gravi danni cerebrali riportati.
Christopher Pettiet
Inizialmente popolarissimo agli inizi degli anni Novanta per la commedia adolescenziale dalle venature nera Non dite a mamma che la babysitter è morta, Pettiet ebbe una carriera divisa tra il cinema e la televisione, con serie di culto come I ragazzi della prateria, ambientata nel West del secondo ottocento.
Sfortunatamente il giovane attore nel 1998 divenne un tossicodipendente e la sua carriera subì un notevole tracollo, fino alla morte nel 2000, avvenuta a causa di una overdose.
Carl Switzer
Noto per essere stato l’Alfalfa del serial Simpatiche canaglie, Switzer dopo l’adolescenza non riuscì più a ripetere quello straordinario successo, finendo per diventare una delle tante guide venatorie per i sentieri della Sierra Nevada.
Il 21 gennaio del 1959, durante un violento litigio con Moses Stiltz, che lo accusava di aver perso il suo cane, l’ex attore venne colpito da un proiettile in pieno petto e, malgrado l’immediato arrivo dei soccorsi, venne dichiarato morto a causa delle ferite riportate.
Articolo di Paola Montonati