Sabato scorso si sono tenuti a Los Angeles i funerali di Paul Walker, l’attore tragicamente scomparso il 30 novembre scorso in un incidente stradale.
La cerimonia, strettamente privata, si è tenuta presso il Forest Lawn Cemetery di Hollywood, che ha visto circa 50 persone, tra familiari e amici molto intimi, dare l’ultimo saluto alla star di Fast and Furious.
Il corpo dell’uomo è stato cremato senza un particolare rito religioso, mentre i suoi genitori e i fratelli si abbracciavano stretta. Si percepiva un’atmosfera che è stata definita dal Us Weekly “toccante e triste”. D’altronde, quando si perde una persona cara non sempre si ha la forza di condividere pubblicamente il proprio dolore, anche perché non è facile. Specie poi se si tratta di un personaggio pubblico e tutto il mondo parla dell’accaduto, invadendo, pur rispettando la privacy, quella sfera di intimità propria di ciascuna famiglia.
Un giorno di profonda sofferenza in cui nessuno voleva lasciar andare Paul Walker, nessuno voleva staccarsi da lui e guardare in faccia una realtà difficile da accettare.
Secondo quanto riferito da una fonte ufficiale: “Solo poche persone hanno voluto dire qualcosa in ricordo di Paul. Ma è stato comunque molto difficile per loro parlare perché erano tutti in lacrime e molti facevano fatica a finire le frasi”.
L’addio al divo hollywoodiano è stato dato davanti ad una enorme fotografia del defunto posta su un cavalletto e circondata da un mazzo di fiori bianchi.
Vista la grande fama internazionale di Paul Walker, è stata indetta per i prossimi giorni una commemorazione pubblica in cui saranno ammessi i media e la stampa.