Paolo Sorrentino, Napoli ed il Napoli. Una triade perfetta per un regista che non dimentica da dove viene e che, forse, come tutti gli artisti napoletani, è diventato tanto grande proprio perché nato in una città incoerente come quella partenopea, una città che unisce il sacro ed il profano come nessuna collega riesce a fare.
Il Premio Oscar 2014 è stato ospite degli studi di Rai Radio2 nella trasmissione Non è un Paese per giovani, ed ha parlato proprio della sua squadra del cuore dicendo di avere “un pappagallo che si chiama Higuain perché prima che il Pipita segni, diventa sempre molto canterino” e che “Purtroppo vado poco allo stadio ma mi piace molto”.
Anche un passaggio sul futuro della sua squadra e di chi vedrebbe come prossimo allenatore del Napoli: “Rudi Garcia, se ce lo danno”, dice il regista, scherzando.
Ovviamente Paolo Sorrentino non ha parlato solo di calcio, ma anche dei suoi prossimi lavori: “Finchè riesco a fare film con soldi europei preferisco andare avanti così, perché sei più libero rispetto alle major, non ti senti un impiegato come, a volte, credo possa succedere lavorando con le major”.
Infine, una curiosità: “Dove tengo l’Oscar? In una bacheca, al centro. E’ inutile far finta che non sia importante”.