Nicolas Cage parla del suo periodo oscuro

Nicolas Cage rivela le ragioni economiche per cui, per un certo periodo, ha partecipato a tanti film discutibili.

Immagine Nicolas Cage parla del suo periodo oscuro

Nicolas Cage sta confessando la sua carriera movimentata. A 60 Minutes, l’attore ha raccontato che il suo “investimento eccessivo nel settore immobiliare”, poco prima del crollo del mercato, lo ha lasciato con un debito impressionante con il fisco. Questo ha lasciato Cage in una situazione difficile, costringendolo a trasferirsi da Las Angeles a Las Vegas e a lavorare a tre o quattro film all’anno.

Il periodo buio di Nicolas Cage: perché ha fatto film brutti?

“Li ho ripagati tutti, ma si trattava di circa 6 milioni di dollari. Non ho mai dichiarato bancarotta”.

Questo è stato considerato il periodo “buio” di Cage, che ha accettato ruoli per mantenersi finanziariamente a galla. Questo, ovviamente, ha portato a una serie di film poco apprezzati sia dalla critica che dal pubblico. Interrogato sulle accuse di aver “falsificato” una performance, Cage ha difeso se stesso e il suo lavoro.

“Anche se il film alla fine è scadente, sanno che non sto recitando male, che ci tengo ogni volta. Ma ci sono persone che pensano che l’unica buona recitazione che posso fare è quella che ho scelto di fare per scelta, che era più operistica, più grande della vita, e la cosiddetta ‘Cage-Rage’ e tutto il resto. Ma non è sempre così”.

La “furia di Cage” a cui si riferisce è quella delle performance roboanti per cui Cage è oggi conosciuto. Quei momenti appassionati e “sopra le righe” che tutti noi abbiamo imparato a conoscere e amare. Un primo esempio significativo è quello del film del 1988, Il bacio del vampiro, in cui Cage interpreta un uomo che pensa di trasformarsi lentamente in un vampiro.

Cage ha dichiarato a 60 Minutes che l’espressionismo tedesco è stato una grande fonte di ispirazione per le sue interpretazioni più appassionate, citando Il gabinetto del dottor Caligari per la sua famigerata scena “Ho perso la mano” in Moonstruck. Anche se i grandi ruoli come quello gli hanno dato il successo, è stato un piccolo film chiamato Leaving Las Vegas che gli è rimasto più impresso.

“… questo era il film che volevo davvero fare. Un dramma straziante su due persone ferite che in qualche modo trovano il vero amore”.

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