Spesso si scherza sul fatto che nei libri della saga letteraria di George R. R. Martin, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, come nella serie TV che ne è stata tratta, tutti i personaggi siano destinati a perire in modo drammatico quanto inaspettato.
Questa volta le battute lasciano spazio al reale cordoglio degli amici e della famiglia di Katherine Chappell, editor degli effetti speciali de “Il Trono di Spade”, lavoro che le aveva fatto vincere un Emmy, ma anche di “Captain America: The Winter Soldier” (2014), “Godzilla” (2014) e “In The Heart of The Sea”, ultima fatica di Ron Howard.
Chappell, 29 anni, si trovava in vacanza in Sud Africa.
Durante una safari nel Lion Park di Johannesburg, avrebbe abbassato il finestrino della vettura nella quale viaggiava per fotografare meglio alcuni leoni, nonostante sia un gesto caldamente sconsigliato considerando la natura di quelle particolari gite. Una leonessa, apparentemente calma, si sarebbe avvicinata alla macchina e avrebbe messo le zampe sulla portiera, come per guardare dentro.
Poteva essere lo scatto della vita, uno dei predatori terrestri più pericolosi affacciato ad un finestrino, ma nel giro di un attimo una situazione suggestiva si è tramutata in tragedia. La leonessa ha azzannato al collo Katherine Chappell, uccidendola.
Il tragico momento è stato immortalato da un altro turista, Ben Govender, nello scatto che potete vedere qui di seguito.
Ben Govender, un ingegnere di 38 anni anch’egli in vacanza, ha descritto così ciò che è accaduto:
Il SUV davanti al nostro si è fermato vicino a due leoni e il conducente ha abbassato il suo finestrino. Lo stesso ha fatto il passeggero, penso per scattare una foto. Il leone maschio non sembrava molto interessato e lo stesso pareva la leonessa. Si è alzata pigramente, stiracchiandosi. Poi, improvvisamente, senza preavviso, si è issata sul finestrino del SUV. Inizialmente sembrava fosse lo scatto fantastico di un leone e l’animale ha tenuto la testa dal finestrino per 15 secondi circa. In quel momento la turista era faccia a faccia con il più feroce, incredibile e magnifico tra gli animali. Ma a quel punto la leonessa ha attaccato e abbiamo visto l’autista lanciarsi contro di lei e prenderla a pugni. La leonessa era troppo forte. Dopo essersi ritirata è tornata indietro. Era estremamente veloce, è successo tutto in un paio di minuti. Tutto ciò che abbiamo potuto fare è stato chiedere aiuto.
Govender ha poi aggiunto una descrizione assai cruda delle modalità dell’attacco. Se siete impressionabili, non leggete la seguente dichiarazione:
È stato terribile. Dopo il primo morso, la leonessa si è allontanata dall’auto con il sangue che le colava dalla bocca e dalle zampe. Abbiamo pensato che avesse finito e che non le fosse piaciuto ciò che aveva assaggiato ma, come se non fosse ancora soddisfatta, si è lanciata nuovamente nella macchina sbranando il passeggero. I rangers sono accorsi e i due leoni sono fuggiti ma la leonessa aveva nella bocca un pezzo della spalla del passeggero. Era troppo tardi per salvarla.
Katherine Chappell è morta sul colpo, ambulanza e paramedici non hanno potuto fare nulla per salvarla. Anche la guida turistica che ha tentato di aiutarla, Pierre Potgieter, 66 anni, è rimasto ferito durante l’attacco ed è stato colto da infarto.
In una dichiarazione successiva, Potgieter, ha smentito decisamente di aver abbassato il finestrino dell’auto, incolpando della morte della Chappell il ritardo dei soccorsi.
Il 5 Giugno si sono svolti, a New York, i funerali di Katherine Chappell, ricordata da tutti come una ragazza avventurosa e piena di vita.
Il Lion Park di Johannesburg non è stato chiuso in seguito all’incidente e ha reso noto che la leonessa, autrice dell’attacco, non verrà abbattuta.