Mamma ho perso l’aereo: Macaulay Culkin in caduta libera

Il caso di Macaulay Culkin, che dal megasuccesso di Mamma ho perso l’aereo passò in pochissimo tempo a una serie di flop cinematografici ampiamente dimenticabili, rappresenta il miglior esempio di attore bambino degli anni 90 risucchiato dalla macchina autodistruttiva di Hollywood.
Terzo di sette figli, Culkin nacque a New York il 26 agosto del 1980 e fece il suo debutto a quattro anni, quando partecipò come comparsa a un lavoro di Off – Broadway e successivamente allo Schiaccianoci del New York City Ballet.
Colpito dal talento del figlio, il padre decise di diventare il suo agente, nonostante le proteste della compagna.
Fu così che a soli 8 anni Macaulay fece il suo debutto nel mondo del cinema, con il drammatico Rocket Gibraltar del 1988, che non fu un buon successo al botteghino.
Dopo aver lavorato nel dramma romantico del 1989 Ci penseremo domani e una apparizione non accreditata nell’ horror Allucinazione perversa dell’anno successivo, come il fantasma del figlio del protagonista Tim Robbins, Culkin lavorò con la superstar della commedia demenziale John Candy in Io e lo zio Buck, ottenendo recensioni entusiastiche per la sua interpretazione.
Ciò spinse il regista John Hughes a sceglierlo, in una rosa di 200 candidati, per il ruolo del piccolo Kevin, che viene dimenticato a casa dalla sua famiglia in procinto di partire per le vacanze di Natale in Francia.
Alla sua uscita nelle sale statunitensi Mamma ho perso l’aereo incassò 476 milioni di dollari, di cui 285 solo negli Stati Uniti e lanciò Culkin nell’olimpo delle star bambine degli anni Novanta.
Oltre a recitare nel sequel di Mamma ho perso l’aereo e nel dramma con toni di commedia Papà, ho trovato un amico, il ragazzo divenne uno dei più cari amici di Michael Jackson, che come lui aveva lavorato nel mondo della musica fin da piccolo.

Ma nel 1993 il giovane divo, su suggerimento del padre, decise di lavorare nel thriller L’innocenza del diavolo, dove interpretò un adolescente dalle tendenze omicide.
Il film fu un flop di proporzioni paurose in tutto il mondo e per Culkin cominciò la parabola discendente, che continuò con l’avventuroso Pagemaster – l’avventura meravigliosa e le commedie Papà, ti aggiusto io e Richie Rich, dove i produttori cercarono in tutti i modi di nascondere il fatto che ormai il giovane divo era diventato un adolescente, ma non ci riuscirono.
Come se ciò non bastasse, nel 1995 i genitori di Culkin si separarono e diedero inizio ad una lunga battaglia legale per il patrimonio di famiglia e l’affidamento dei figli che durò per due anni, fino a quando la madre dell’attore riuscì ad ottenerne la custodia.
Dopo un breve matrimonio con la collega Rachel Miner, terminato nel 2000, Culkin continuò a lavorare in piccole produzioni teatrali e cinematografiche fino a quando nel 2004 non venne arrestato per possesso di droga.
Uscito dal carcere, l’ex attore bambino ha partecipato nel 2009 a un tributo per il regista John Hughes ed oggi suona con la cover band dei Pizza Underground, che omaggia la storica band del Velvet Underground, simbolo della controcultura degli anni 60.

Articolo di Paola Montonati

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