Zhang Yimou e sua moglie hanno confessato di avere infranto la legge sul figlio unico e ora dovranno pagare un’ingente multa, che secondo la stampa cinese potrebbe superare il milione di dollari. Il regista di Sorgo Rosso (1987), Hero (2002, uscito in Italia due anni più tardi) e La Foresta dei Pugnali Volanti (2004) sembra quindi essere entrato in collisione con il governo cinese, che fino ad ora ha sempre protetto e sovvenzionato i suoi film.
I buoni rapporti tra il regista e il governo cinese sono emersi anche nel 2008, quando proprio a Zhang Yimou è stata affidata la regia della cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici di Pechino. La tesi del collaborazionismo però è sempre stata negata da Zhang Yimou, che con le sue recenti dichiarazioni ha confessato pubblicamente di avere disubbidito alla legge cinese.
Zhang Yimou e l’Occidente
Zhang Yimou è uno dei registi cinesi più conosciuti in Occidente, soprattutto grazie all’intervento del suo grande estimatore Quentin Tarantino che fece pressione sulla Miramax affinché Hero venisse distribuito negli Stati Uniti, dove fu uno dei pochissimi titoli stranieri ad ottenere grandi risultati di pubblico al box office. Hero fu anche il film più caro che fosse mai stato prodotto in Cina fino ad allora, e alcuni critici parlarono di un’apologia del governo, nemmeno troppo mimetizzata dalla trama che racconta un episodio chiave nella vita del primo unificatore dei regni cinesi, all’epoca degli Stati combattenti, e che si può leggere come un elogio all’ordine costituito.
In Italia Zhang Yimou è un regista molto conosciuto: ha ottenuto diversi riconoscimenti al Festival di Venezia, di cui nel 2007 ha presieduto la Giuria; ha anche allestito una versione dell’opera lirica Turandot di Giacomo Puccini per il Maggio Fiorentino.
La difesa di Zhang Yimou
Zhang Yimou e la moglie non hanno negato di avere tre figli, tutti peraltro nati prima del matrimonio ufficiale, nel 2011, in netta inosservanza delle leggi cinesi che prevedono un solo figlio per le coppie che vivono nelle aree urbane, come nel caso di Zhang Yimou e della moglie. Il regista si è però difeso appellandosi alla tradizione cinese e alle indicazioni ricevute dai propri genitori:
Prima di morire mio padre mi ha detto che sperava che io potessi avere figli per continuare la sua stirpe, e anche mia madre mi ha educato a pensare che più bambini ci sono e più si assicura la felicità familiare.
Rumors su Zhang Yimou
Secondo indiscrezioni tuttavia non sarebbe emersa tutta la verità, perché i figli di Zhang Yimou in totale sarebbero ben sette, alcuni dei quali avuti dalla prima moglie. Rumors al riguardo circolavano già da tempo. Inoltre è curioso che le dichiarazioni del regista facciano seguito alla decisione della Cina di allentare progressivamente la rigida normativa che a partire dagli anni Settanta ha ridotto drasticamente il numero delle nascite nel Paese.
In base a queste considerazioni non è quindi da escludere che le dichiarazioni di Zhang Yimou e della moglie in realtà siano un atto concordato con il governo cinese, per stemperare gli animi in un momento di tensione e al contempo regolarizzare la posizione dei figli della coppia.