Kate Winslet dice basta a Photoshop

Dove per tutti grafici e disegnatori, il software di ritocco grafico Photoshop è un must-have, per alcune star di Hollywood comincia a diventare davvero pesante; l’ultima a scagliarsi contro un utilizzo eccessivo di questo sistema di fotoritocco è Kate Winslet (Oscar nel 2009 per The Reader – A voce alta), dopo essersi vista sull’ultima copertina che Vogue le ha dedicato.

Chi ama la splendida e bravissima attrice nota subito ben più di una incongruenza: la mancanza di un neo sulla guancia, gli occhi azzurri invece che castani, e persino l’assenza dei fori ai lobi delle orecchie. Troppo, per Kate Winslet che già nel 2003 aveva redarguito la rivista GQ: «Il ritocco è eccessivo. Io non sono così, e cosa ancora più importante non voglio apparire in quel modo. La rivista ha ridotto le dimensioni delle mie gambe di circa un terzo». Pochi giorni fa, al London Film Festival, Kate mostrava con orgoglio le proprie forme, ammorbidite dalla gravidanza avanzata e sottolineate da uno splendido abito creato appositamente per lei dalla stilista inglese Jenny Packham. Le rughe d’espressione sono quelle che fanno un’attrice, mentre in Vogue appare assottigliata innaturalmente, e perfettamente finta in un aspetto di porcellana. Non è questa la Kate Winslet che amiamo, anche se è quella che le leggi dello spettacolo e del marketing impongono.

Quante altre dive si opporranno all’uso eccessivo del fotoritocco?

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