Gioele Putzu, un bambino di appena 9 anni, è tragicamente morto a Ozieri, in provincia di Sassari, dopo essere stato schiacciato da una porta da calcio. La tragedia è avvenuta pochi minuti prima di un concerto di Fedez previsto nella stessa cittadina. Nonostante l’incidente, il concerto si è svolto regolarmente, scatenando una nuova ondata di polemiche.
Fedez e il concerto di Ozieri: la polemica sulla scelta di continuare dopo la morte di Gioele
Fedez ha cercato di difendersi dalle critiche dichiarando che, prima di salire sul palco, aveva chiesto un minuto di silenzio per commemorare Gioele. Tuttavia, questa giustificazione non è stata sufficiente per placare le polemiche e il dolore degli affetti più vicini alla vittima.
Ivan Putzu, padre di Gioele, ha espresso il suo sconforto e la sua amarezza attraverso un toccante messaggio sui social. Rivolgendosi direttamente a Fedez, Putzu ha scritto: «Ciao Fedez, ti facevo una persona più umana visto che hai dei figli». Il padre del bambino ha descritto la drammatica scena in cui, mentre il concerto si svolgeva, lui era accasciato a terra accanto al corpo senza vita di suo figlio, implorandolo di riaprire gli occhi e chiedendo di poter prendere il suo posto.
Putzu ha aggiunto che la famiglia era giunta a Ozieri appositamente per assistere al concerto di Fedez, dato che Gioele era un grande fan del rapper. La dolorosa conclusione del messaggio è un appello accorato a Fedez: «Potevi non cantare per una sera e rispettare il mio dolore».
La situazione ha messo in luce la complessità di gestire eventi pubblici e celebrazioni in momenti di profondo lutto, sollevando interrogativi sulla sensibilità e sull’opportunità di continuare con manifestazioni pubbliche in seguito a tragedie personali.
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