Marco Maddaloni, ex campione di judo e concorrente del Grande Fratello Vip 7, ha aperto il sipario sulle sue motivazioni per partecipare al reality.
Marco Maddaloni al Grande Fratello: tra strategia, guadagni e sacrifici
“La mia famiglia e il guadagno”, ha dichiarato senza mezzi termini, sono stati i due fattori determinanti.
Maddaloni non ha nascosto la sua vena strategica: “Mi piace il calcolo delle probabilità e durare il più possibile per guadagnare di più”.
Pur essendo un campione sportivo, il suo stipendio da judoka non era certo da nababbo: “Prima dell’Isola prendevo 1.400 euro al mese dalla polizia penitenziaria”.
La ricerca di una vita migliore per la sua famiglia lo ha spinto a cercare nuove opportunità, anche nel mondo dello spettacolo.
“Non sono un calciatore e a me piace la bella vita”, ha ammesso, raccontando di come investe i suoi guadagni per costruire un futuro più sicuro per sé e per i suoi figli.
Maddaloni non si vergogna di ammettere la sua ambizione e la sua tenacia, valori che ha imparato nello sport e che applica anche nella vita quotidiana.
“Non si deve mai mollare, mai”, è il messaggio che vuole trasmettere con la sua autobiografia, in uscita ad aprile.
La sua partecipazione al Grande Fratello è stata un’occasione per mettersi alla prova e per far conoscere al pubblico la sua personalità, oltre al campione sportivo.
Che sia strategia o genuinità, Marco Maddaloni non lascia indifferenti e il suo percorso nel reality ha acceso un dibattito su diversi aspetti, dalla fama effimera al valore del sacrificio.
Un personaggio controverso, ma senza dubbio interessante, che ha saputo conquistare l’attenzione del pubblico con la sua schiettezza e la sua storia di vita.