George Lucas: “Gli Oscar? Si tratta solo di politica!”

Ogni qual volta si avvicina la stagione delle premiazioni, assieme al fermento generale, si accendono i motori per il mare di polemiche che sicuramente seguirà le nomination e le premiazioni.

Dopo le nomination agli Oscar appena passate, le controversie non hanno mancato a sopraggiungere, soprattutto riguardanti gli esclusi dalla lizza di papabili vincitori (proprio QUI abbiamo parlato dei cosiddetti “snobbati”). In particolare, molto sta facendo parlare l’assenza di David Oyelowo nella rosa dei candidati come Miglior Attore protagonista per la sua performance in Selma.

Prendendo la palla al balzo, ha discusso di un argomento piuttosto scottante uno che conosce bene l’ambiente dell’Academy, il padre di Star Wars in persona, George Lucas. Intervistato da CBS This Morning, secondo quanto riporta The Hollywood Reporter, il regista avrebbe sentenziato che le nomination sono una mera questione politica.

È una campagna politica. Non ha niente a che fare con lo sforzo artistico, per niente.

Queste le parole, difficili da mal interpretare, pronunciate da Lucas, che non si è fermato qui e ha anzi aggiunto:

Perché eleggiamo persone che non tendono ai più talentuosi, ai migliori e ai più brillanti che abbiamo nel Paese? Tutta questione di politica. […] Penso che ferisca tutti quanti.

Le idee di George Lucas appaiono più che chiare, sebbene rimangono ovviamente pareri personali; la questione non è però poco discussa nel mondo cinematografico e fra gli appassionati, perché si sa, la politica ci mette sempre lo zampino e pensare che l’Academy segua interessi puramente artistici, ammetto che sia una visione piuttosto ingenua nel complesso. Nulla toglie che affermazioni del genere rimangono speculazioni, per quanto Lucas dovrebbe saperla lunga, essendo una delle personalità più in vista del settore. Alla fine, tuttavia, non si può far altro che discuterne, perché alla fine ad assegnare la statuetta è sempre quel gruppo che dovrebbe comprendere all’incirca 6000 nomi. Spetta infine al singolo individuo giudicare il peso di un premio e quanto il numero di trofei corrisponda alle capacità effettive di una persona.

Lucas non è stato comunque l’unico a parlare del caso Selma, che ha comunque raccolto nomination come Miglior Film e Miglior Canzone; il regista Spike Lee, spesso protagonista di polemiche, ha dimostrato solidarietà nei confronti di Ava DuVernay, regista di Selma, esclusa dai nominati per la Miglior Regia.

Questo non sminuisce il film [Selma]. Nessuno parla del fot**to A spasso con Daisy (vincitore nel 1990 di 4 Premi Oscar n.d.a.). Quel film non viene mostrato nelle scuole di cinema nel mondo come Fa’ la cosa giusta (film di Lee n.d.a.). Nessuno parla di A spasso con la fot**ta Daisy. Perciò, se oggi vedessi Ava le direi “Sai cosa? Che si fot**no. Hai fatto un film bellissimo, perciò sii felice e inizia a lavorare al prossimo.”

In fin dei conti, Spike Lee stavolta non ha detto qualcosa di così folle. Ogni regista o attore dovrebbe essere consapevole del lavoro svolto, indipendentemente dai riconoscimenti ufficiali ricevuti, perché non si può mai sapere cosa di volta in volta faccia realmente muovere i meccanismi dell’industria hollywoodiana. Dopotutto, Hitchcock e Kubrick non hanno mai vinto un Oscar per la regia!

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