Fabio Maria Damato, figura di spicco del gruppo Ferragni, ha chiarito sui suoi profili social che la sua uscita dalle aziende di Chiara Ferragni è stata una decisione personale e non una conseguenza di un licenziamento, come si era erroneamente diffuso. Damato ha voluto ringraziare pubblicamente tutti i professionisti e i talenti con cui ha collaborato durante il suo percorso, esprimendo gratitudine per l’opportunità concessa da Chiara Ferragni più di sette anni fa.
Fabio Maria Damato lascia il gruppo Ferragni: “È stata una mia scelta, non sono stato licenziato”
In un lungo post su Instagram, ha dichiarato: “Domani sarà il mio ultimo giorno da general manager di TBS Crew e Chiara Ferragni brand e per questo voglio ringraziare tutti i professionisti che con la loro esperienza e umanità hanno voluto affiancarmi in questa avventura.” Ha menzionato specificamente Chiara Ferragni, oltre a Marina Di Guardo, Francesca e Valentina Ferragni, Pietro Terzini, Manuele Mameli e Luca Vezil.
Damato ha precisato che la decisione di lasciare le aziende è stata presa lo scorso febbraio, dopo attente riflessioni: “Ho deciso di dare le dimissioni (quindi no, non sono stato licenziato) dalle aziende con cui ho condiviso un percorso professionale incredibile.” Ha anche sottolineato di aver onorato le necessità delle società restando fino a giugno, nonostante non fosse più coinvolto nelle operazioni di comunicazione dal 17 dicembre 2023 in avanti.
Il Caso Pandoro e la Difesa di Damato
Fabio Maria Damato ha toccato anche il delicato argomento del “caso pandoro”, specificando che non gli è permesso entrare nel merito della questione ma ha voluto chiarire che nessuna delle email attribuitegli era effettivamente sua. Ha espresso amarezza per come questa vicenda abbia oscurato anni di duro lavoro e onesto impegno da parte delle società e delle persone coinvolte.
Riflessioni su Guadagni e Compensi
Rispondendo alle speculazioni sui suoi presunti guadagni incredibili, Damato ha affermato che le cifre circolate sul suo stipendio non corrispondono alla realtà e ha precisato di non aver mai percepito compensi favolosi come membro dei consigli di amministrazione, ruoli ricoperti a titolo gratuito. Ha anche aggiunto che al momento delle sue dimissioni volontarie non ha richiesto alcuna liquidazione aggiuntiva.
Conclusione: Un Chiarimento Necessario
Damato ha concluso il suo post sottolineando che la sua uscita dal gruppo Ferragni è stata una scelta autonoma e non un licenziamento nell’ambito di un rinnovamento aziendale. Ha dichiarato: “In questi mesi difficili non ho mai replicato a provocazioni o a informazioni errate circolate sul mio conto… Ma oggi è opportuno anche rettificare come la mia uscita sia stata una scelta autonoma e volontaria.”
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