Evan Rachel Wood parla degli abusi subiti

La violenza sulle donne è una piaga mai curata, e a pochi giorni dal 25 novembre (Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne) arrivano le importanti parole dell’attrice Evan Rachel Wood. La ventinovenne rilascia un’intervista a Rolling Stones USA, e parla di quello che ha subito nel corso della sua vita. Abusi fisici, psicologici e sessuali, che vengono poi resi più specifici con un approfondimento che lei stessa invia via mail (qui lo scritto integrale), al giornalista che l’ha intervistata.

Sì, sono stata violentata due volte, ora non posso più stare zitta […] È accaduto due volte. La prima è stata quando, una volta, il mio ragazzo dell’epoca mi ha costretto a fare sesso. Nella seconda occasione, invece, ho subito le violenze del padrone di un bar. […] La prima volta ho capito che si trattasse di stupro troppo tardi, pensavo che visto che fosse il mio partner era diverso. E la seconda volta ho pensato a lungo che fosse colpa mia, che avrei dovuto lottare di più, ma ho avuto paura. Questo è stato molti, molti anni fa. Adesso so che in nessuno dei due casi è stata colpa mia, e che in nessuno dei due casi era tutto ok

Una dichiarazione sconvolgente, perché fa pensare a quanto tempo sia passato dall’evento, prima che lei sia stata in grado di parlarne. Tanto che arriva a spiegare proprio il motivo di questo lungo silenzio.

Perché non volevo essere accusata di attirare l’attenzione, perché non volevo essere la protagonista di una storia strappalacrime, perché non volevo essere fraintesa. Ma adesso credo che viviamo in un’epoca nella quale non possiamo più rimanere in silenzio.

Una mossa coraggiosa, importante, perché non nascondersi è un modo per dire che si sopravvive, che si combatte, e che si torna a vivere.

Mi rifiuto di vergognarmi. Dobbiamo parlarne, perché è qualcosa che di solito viene nascosto sotto il tappeto come se non fosse un grande problema. Mi rifiuto di accettare che sia una cosa “normale”. Invece è un problema reale.

Tutto questo, porta a mostrare una donna cresciuta, forte, che è in grado di affrontare e superare le difficoltà. Combattendo per se stessa, dentro se stessa.

Sono ancora in piedi. Sono viva. Sono felice. Sono forte, anche se non è ancora tutto a posto. Bisogna ricordare che il dramma di pochi minuti si può trasformare in una lotta con se stessi che dura una vita intera.

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