Film in uscita il 25 settembre – da Lucy di Besson e Pasolini di Ferrara al restauro de I 400 colpi

Molti sono i film in uscita questa settimana e c’è praticamente l’imbarazzo della scelta; dai film per famiglie come L’incredibile storia di Winter il Delfino 2 e Pongo, il cane milionario, al dramma italiano targato Ciprì ovvero La Buca, da Posh di Schergin e Lucy di Besson a Pasolini di Abel Ferrara.

Ma vediamo insieme i film che saranno al cinema questo weekend!

 

Posh per la regia di Lone Scherfing, con Max Irons, Sam Claflin, Douglas Booth, Holiday Grainger, Freddie Fox, Jessica Brown Findlay, Ben Schnetzer.

Film inglese di genere drammatico, porta sullo schermo le vicende di un gruppo di studenti ammessi all’università di Oxford, dove il più esclusivo tra i club accademici, il Riot, accoglie sono dieci membri, e solo loro possono diventare delle leggende.
I nuovi ammesi sono Miles e Alistar, di ottima famiglia e dei privilegiati; solo che Milas è uno dalla mentalità aperta, mentre Alistar vive nell’ombra del fratello Sebastian, un ex presidente del Riot Club.

 

 

Lucy, per la regia di Luc Besson, con Scarlett Johansson, Morgan Freeman, Amr Waked, Choi Min-Sik.

Presentato al recente Festival di Locarno, il film parla di Lucy, una studentessa che vive a Taiwan. La trama è incentrata su Lucy, quindi che si trova costretta a consegnare una valigetta dallo sconosciuto contenuto, ad un criminale coreano, un certo Mr. Jang, che dopo aver verificato il contenuto, sequestra la ragazza. Inserisce all’interno del suo corpo uno dei pacchetti che erano parte della valigetta, che contiene una sostanza chimica; lei diventerebbe una trasportatrice passiva. Ma ciò non accade; il pacchetto si rompe, e il contenuto chimico viene assorbito dal suo corpo, che sviluppa capacità conoscitive e di potere, inimmaginabili persino per il neuro ricercatore, il professor Norman.

 

 

Pasolini, di Abel Ferrara, con Willem Dafoe, Ninetto Davoli, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Adriana Asti.

Questo biopic (presentato alla recente Mostra del Cinema di Venezia), narra i fatti avvenuti nella notte tra il 2 e 3 novembre 1975, quando a Roma viene ucciso Pier Paolo Pasolini. Il film indaga su le ultime ore di vita di questo grande regista, passate tra la compagnia della madre e degli amici più cari, fino alla sua voglia di avventure nella periferia di Roma, e al tragico omicidio avvenuto sul litorale di Ostia.

 

 

La Buca, pellicola italana, di Daniele Ciprì, con Sergio Castellitto, Rocco Papaleo, Valeria Bruni Tedeschi, Jacopo Cullin, Ivan Franek, Teco Celio e Sonia Gessner.

I 90 minuti di pellicola, parlano di Armando, un pover uomo, che ha scontato, senza essere colpevole, 30 anni di pena.
Una volta uscito di prigione, cerca conforto nella sua famiglia, con la madre, che non lo riconosce più, dopo essere stata colpita da Ictus, e con la sorella che non lo gradisce. Con la sua compagnia del suo cane, un giorno incontra Oscar, che vede in Armando l’opportunità di arricchirsi, convincendolo a tentare una causa milionaria contro lo Stato, per essere risarcito dell’ingiustizia che ha dovuto subire. Nel mentre, Armando va a ritroso nei ricordi, ricostruendo la rapina che lo ha coinvolto, e il rapporto che aveva con una barista, Carmen.

 

 

Party Girl, film francese diretto da Marie Amachoukeli, Claire Burger, Samuel Theis con protagonista Sonia Theis, presentato al Festival di Cannes 2014 nella sezione Un Certain Regard.

Party Girl racconta la storia di Angélique, hostess di un nightclub, sessantenne, che ama ancora le feste e stare con gli uomini.
Di notte, per guadagnarsi da vivere, li fa bere nel night club ma si accorge che ormai i clienti sono sempre più rari.
Michel, quello fisso, è ancora innamorato di lei e un giorno le chiede di sposarlo.

 

 

Bastardi in divisa, di Luke Greenfield, con Jake Johnson, Damon Wayans Jr., Rob Riggle, Nina Dobrev, James D’Arcy, Andy Garcia

Bastardi in divista è un film di azione, dove due amici per la pelle, sono in cerca di quella cosa che possa dare una marcia in più alle loro vite. Per divertirsi, decidono di vestirsi e comportarsi come dei veri poliziotti, ma il gioco è bello quando dura poco; verranno, infatti, coinvolti in un giro con un boss mafioso.

 

 

L’incredibile storia di Winter il Delfino 2, per la regia di Charles Martin Smith, con Harry Connick Jr., Ashley Judd, Nathan Gamble, Kris Kristofferson, Morgan Freeman, Julia Winter.

In questa seconda parte, la migliore amica di Winter, Panama, muore all’età di 40 anni (che per un delfino vuol dire tanto), lasciando Winter sola. Un lutto che colpisce Winter nel profondo, tanto da indurlo a non mangiare e non nuotare più, e da farle sparire la voglia di giocare con Sawyer, l’unico umano che conosce meglio degli altri. Il regolamento purtroppo non ammette che un delfino possa restare solo e l’ospedale marino di Clearwater verrà messo alle strette: o trova la giusta compagnia per Winter, oppure lei dovrà essere trasferita in un altro parco acquatico.

 

 

Pongo, il cane milionario, di Tom Fernàndez, con Ivan Massangué, Patricia Conde, Armando del Rio, Secun de la Rosa, Cesar Sarachu.

Questa commedia parla di Pongo, un cane diventato ricchissimo e che vive in un grande palazzo circondato da giochi di ogni tipo. al suo fianco vi è l’amico Alberto, che lo vuole proteggere da malintenzionati, che si presentano nei panni dell’industriale Montalban, che vuole mettere sotto contratto l’immagine di Pongo, per produrre dei peluche con il suo aspetto; pupazzi che verranno, però, cuciti dai ragazzi sfruttati dal Montalban.

 

 

Da non perdere invece, la versione restaurata de I 400 Colpi di François Truffaut, con Jean-Pierre Léaud, Albert Rémy, Claire Maurier, Patrick Auffay, Georges Flamant, Jeanne Moreau, Michel Gerard, Jacques Demy e Truffaut stesso.

Facente parte del Manifesto ufficiale della 71° edizione del Festival del Cinema di Venezia, Antoine Doinel è un bambino che vive con la giovane madre e il patrigno. Ha poca voglia di studiare e si diverte ad andare al cinema, a saltare la scuola, compiere piccoli furti, oppresso da una famiglia che pensa troppo a se stessa e lascia ai suoi coetanei il compito di accompagnarlo all’adolescenza. Il riformatorio diventerà per lui, la scuola dove poi tuffarsi nella vita vera.

 Articolo di Mara Siviero

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