Anche questa settimana, siamo qui ad annunciarvi i film in uscita!
Come il precedente week-end, anche questo si preannuncia pieno di film tra cui scegliere, potendo spaziare anche tra i diversi generi; da Sin City-Una Donna per cui Uccidere a Annabelle, da Una Promessa al film di animazione Boxtrolls – Le Scatole Magiche, da La Trattativa a Perez.
Vediamoli insieme!
Sin City – Una donna per cui Uccidere, per la regia di Frank Miller e Robert Rodriguez, con Mickey Rourke, Jessica Alba, Eva Green, Josh Brolin, Joseph Gordon-Levitt, Rosario Dawson, Bruce Willis, Ray Liotta, Christopher Lloyd, Juno Temple, Christopher Meloni, Lady GaGa, Powers Boothe.
Finalmente, dopo 9 anni, arriva al cinema il seguito di Sin City (2005).
Al Kadie’s Bar di Sin City, presente anche nel primo film, s’incontreranno le strade di sei dei personaggi di questa pellicola; cosa in comune? La sete di vendetta e rivincita. Johnny (Joseph Gordon-Levitt), giovane, fortunato e presuntuoso giocatore d’azzardo, sfida e batte molte volte il temuto senatore Roark (Powers Boothe), dando sfogo alla sua ira, alle sue minacce, e alla sua violenza.
Nancy (Jessica Alba), che ancora si trova a lavorare lì, come spogliarellista, è caduta nel baratro della depressione, dopo la morte dell’amato Hartigan (Bruce Willis); proprio in quel bar, crescerà dentro di lei il desiderio di vendicarsi per la morte del suo uomo, con l’aiuto prezioso di Marv (Mickey Rourke).
Ma il grande protagonista sarà Dwight (Josh Brolin); al Kadie’s Bar, dopo anni, rivede Ava (Eva Green), la femme fatale, per la quale aveva perso la testa. Ora lei, gli chiede scusa, è pentita di averlo fatto soffrire, e gli chiede aiuto per liberarsi dal possessivo marito milionario. Ma dopotutto, lei vale la pena? Lei è davvero una donna per cui uccidere?
Boxtrolls – Le Scatole Magiche, per la regia di Anthony Stacchi e Graham Annable, con Ben Kingsley, Isaac Hempstead-Wright, Elle Fanning, Dee Bradley Baker, Steve Blum, Tony Collette, Jared Harris, Nick Frost, Richard Ayoade, Tracy Morgan, Simon Pegg.
In questo film di animazione, presentato in anteprima alla recente 71°Mostra del Cinema di Venezia, la società di Pontecacio è guidata da Lord Gordon-Zole e dai pochissimi sodali (gli èlite in tuba bianca); la cittadina è terrorizzata dalle spaventose storie e leggende riguardo ai Boxtrolls, che il cattivo Archibald Arraffa continua a disseminare. Con l’aiuto del suo tirapiedi, Arraffa propone di eliminare tutti i membri dei Boxtrolls, fino all’ultimo; ma non è altro che una comunità gentile, con il desiderio di poter avere una tuba bianca e sedere al tavolo dei formaggi più saporiti al mondo.
Arraffa, ha fatto i conti senza l’oste, o in questo caso, senza Uovo, e Winnie Gordon-Zole, due ragazzini coetanei (uno cresciuto dai Boxtrolls e la coetanea è stanca dell’insensibilità del padre, decisa a scoprire la verità che sta dietro a queste creature che hanno imposto il coprifuoco alla città).
Una Promessa, per la regia di Patrice Leconte, con Rebecca Hall, Alan Rickman, Richard Madden, Toby Murray, Maggie Steed, Shannon Tarbet, Christelle Cornil, Jean-Louis Sbille, Jonathan Sawdon.
Questa pellicola sentimentale inglese, ma svolta in Francia, e presentata l’anno scorso alla 70° Mostra del Cinema di Venezia, è ambientata nella Germania del 1912.
Friedrich (Richard Madden), laureato e di umili origini, trova lavoro in un’acciaieria. Il vecchio proprietario (Alan Rickman), che rimane colpito dalla sua dedizione e tenacia, lo assume come segretario privato, che raggiungerà la casa del proprietario, a causa della sua malattia e quindi dell’impedimento nell’uscire da casa. Qui conosce la moglie di lui (Rebecca Hall), giovane, bella e riservata. Con il tempo, il ragazzo di innamora della giovane moglie, ma teme di rivelarle i suoi sentimenti; sentimenti che saranno corrisposti, nel momento in cui il proprietario manderà Friedrich a lavorare in Messico per due anni. La donna gli fa una promessa: per il momento rimarrà accanto al marito malato, ma al momento del suo ritorno, lei sarà sua.
Dopo due anni di lettere piene di passione che i due giovani si scambiano, arriva il momento del ritorno; ma lo scoppio della prima guerra mondiali farà si che per otto anni, non potranno sentirsi, né vedersi.
Annabelle, per la regia di John R. Leonetti, con Annabelle Wallis, Ward Horton, Alfre Woodard, Tony Amendola, Kerry O’Malley, Brian Howe, Gabriel Bateman, Michelle Romano, Tree O’Toole, Trampas Thompson, Christopher Shaw.
Questo film horror, sequel di The Conjuring, è incentrato su Annabelle, una rara bambola e dai bellissimi lineamenti vintage, che indossa una abito da sposa candido, e che viene regalata da John Form (Ward Horton) alla moglie incinta Mia (Annabelle Wallis). Ma la felicità per avere avuto in regalo la bambola, sparirà molto presto.
Nel mezzo di una notte qualsiasi, la loro abitazione viene invasa sa una sorta di setta satanica che attacca violentemente la coppia, lasciando dietro di sé, orrore e sangue.
I membri di questa setta hanno creato un’entità così malvagia, che solo Annabelle, ormai posseduta, porterà all’estremo le atrocità commesse quella sera dalla banda malefica.
Fratelli Unici, per la regia di Alessio Maria Federici, con Raoul Bova, Luca Argentero, Carolina Crescentini, Miriam Leone, Sergio Assisi, Eleonora Gaggero, Massimo De Lorenzo, Michela Andreozzi, Augusto Zucchi, Vanni Bramati.
In questa commedia italiana, Pietro (Raoul Bova) e Francesco (Luca Argentero) sono fratelli, ma con nature differenti; il primo è un medico in carriera che si è lasciato alla spalle sia la moglie che la figlia, mentre il secondo è uno stuntman senza un soldo e sciupafemmine, che non si è mai preso una responsabilità nella sua vita.
Quando Pietro perde la memoria, regredendo fino all’età di un bambino di otto anni, a causa di un incidente, Francesco si prende cura di lui, per dovere e anche per interesse. I due fratelli “unici” faranno, quindi, di nuovo conoscenza l’uno dell’altro.
La Trattativa, per la regia di Sabina Guzzanti, con Enzo Lombardo, Sabina Guzzanti, Sabino Civilleri, Filippo Luna, Franz Cantalupo, Michele Franco, Nicola Pannelli, Claudio Castrogiovanni, Sergio Pierattini, Maurizio Bologna, Ninni Bruschetta.
In questa docu-fiction, che analizza le trattative stato-mafia presenti e passate, e presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, un gruppo di lavoratori di teatro, con a capo Sabina Guzzanti, decide di mettere in scena le vicende relative alla Trattativa tra Stato e mafia, dopo la stagione delle bombe (tra Roma, Milano e Firenze).
Con un teatro di posa e un gruppo di attore, si cerca di ricostruire, come se il tutto fosse una fiction giornalistica, quei passaggi fondamentali di una vicenda che è piena di omissioni e molto complessa, che va dall’uccisione di Falcone e Borsellino al processo che vede affiancare, sul banco degli imputati, politici e mafiosi.
Vent’anni di storia italiana tra attentati e omicidi, costellati, nostro malgrado, dai suoi protagonisti: Riina, Provenzano, la famiglia Ciancimino, Napolitano, Scalfaro, e i pentiti quali Gaspare Spatuzza, Mutolo, Dell’Ultri e Berlusconi (che si divide tra quello vero e quello interpretato dalla Guzzanti).
Perez, per la regia di Edoardo De Angelis, con Luca Zingaretti, Marco D’Amore, Simona Tabasco, Gianpaolo Fabrizio, Massimiliano Gallo.
In questa pellicola drammatica, anche questa presentata all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, Demetrio Perez (Luca Zingaretti) è un avvocato d’ufficio, che difende i delinquenti, i dimenticati, i falliti.
La sua carriera è andata in fumo con il suo matrimonio, di cui Tea, è l’unica sua ragione di vita; diventato passivo, si lascia trascinare, facendo sì che siano gli altri a decidere della sua vita.
In una giornata come tante, a Napoli, assiste Luca Buglione, un capo camorrista che ha deciso di collaborare con la Giustizia, ma alle sue condizioni.
Determinato di voler recuperare una partita di diamanti nascosti nella pancia di un toro, Buglione propone a Perez uno scambio; se l’avvocato lo aiuterà in questa missione, Buglione troverà il modo di incastrare Francesco Corvino, un giovane camorrista, ma rivale, che ha una relazione con Tea, la figlia di Perez.
E proprio l’amore per la figlia lo esorterà a passare dalla fase di passivo, a quella di attivo.
Medianeras – Innamorarsi a Buenos Aires, per la regia di Gustavo Taretto, con Pilar Lòpez de Ayala, Javier Drolas, Inés Efron, Carla Peterson, Rafael Ferro, Adriàn Navarro, Romina Paula.
In questa commedia di tipo sentimentale, ambientata nello scenario di una Buenos Aires caotica e disordinata, anche architettonicamente parlando, dove abitano Martin (Javier Drolas) e Mariana (Pilar Lòopez de Ayala), il tutto ruota attorno alla loro conoscenza e sviluppo della loro futura relazione.
lui è un web designer, le quali fobie e nevrosi lo costringono a stare chiuso in casa, diventato passivamente uno schiavo del web, mentre lei, vittima di turbamenti e ossessioni, è appena uscita da una lunga relazione.
Abitano su edifici opposti della stessa strada, ma non si sono mai incontrati, in mezzo alla caotica capitale argentina.
All’inizio solidali, si troveranno alla fine a essere tutti contro tutti, dove l’unico fine non solo che il denaro, e chiaramente, la lotta personale alla sopravvivenza.