Film in uscita dal 13 novembre: da Frank al polare Nanuk, dal macabro Clown a Lo Sciacallo

Settimana interessante, questa al cinema, con film per tutti i palati.

Dalla commedia come Frank, di Lenny Abrahamson con Michael Fassbender e Maggie Gyllenhaal, e La scuola più bella del mondo, di Luca Miniero, con Christian De Sica e Rocco Papaleo, all’avventura come Il mio amico Nanuk, di Brando Quilici e Roger Spottiswoode, con Dakota Goyo fino al thriller e Horror, come Lo Sciacallo – Nichtcrawler di Dan Gilrov, con Jake Gyllenhaal, Clown di Jon Watts, con Andy Powers e Laura Allen, e La foresta di ghiaccio di Claudio Noce, con Emir Kustur.


Frank
(Recensione, Scheda film, trailer), per la regia di Lenny Abrahamson, con Michael Fassbender, Domhnall Gleeson, Maggie Gyllenhaal, Scoot McNairy, Carla Azar, François Civil, Tess Harper, Hayley Derryberry, Matthew Page, Mark Huberman, Stephen M. Hardin, Jaime Powers, Kevin Wiggins, Travis Hammer, Paul ButterWorth, Crystal Miller, Alex Knight.

Per Don, giovane aspirante musicista è una fortuna finire a suonare con Frank, oppure no? Perché Frank  è  il leader di una band d’avanguardia dal nome impronunciabile, i Soronprfbs, dove ogni componente è caratterizzato da problemi psichici, a partire da Frank che ha un vezzo inquietante: porta una gigantesca maschera di cartapesta. Don diventerà suo amico, e cercherà di capire la sua creatività.

Clown (Scheda Film, Trailer), per la regia di Jon Watts e prodotto da Eli Roth, con Andy Powers, Laura Allen, Peter Stormare, Elizabeth Whitmere, Matthew Stefiuk, Christian Di Stefano, Robert Reynolds, John MacDonald, Allen Altman, Sarah Scheffer, Dan Demarbre, Michael Riendeau, Brandon Stouffer, Lucas Kelly, Jeff Lefebvre, Miller Timlin, Zhaida Uddin.

Kent, padre di Jack, vuole animare la sua festa di compleanno; trova un vecchio costume da clown e riesce a fargli fare una festa allegra.
Finiti i festeggiamenti Kent, esausto, si addormenta con il costume ancora addosso. Il giorno dopo, però, ogni tentativo di togliere trucco, parrucca e costume si rivela inutile: non riesce a toglierseli. In un primo momento l’uomo si rassegna a sopportare le strane occhiate della gente mentre va a lavoro vestito da clown; poi qualcosa inizia ad andare storto. Inizia a sentire uno strano cambiamento, è in preda a una fame violenta e incontrollabile e sente il costume fondersi con la sua stessa pelle. Kent, alla ricerca di un modo per liberarsi del costume maledetto, viene a sapere di una terribile leggenda ormai dimenticata. Oggi il clown è un personaggio buffo, ma un tempo il “Cloyne” era un demone che viveva fra i ghiacciai e scendeva nei villaggi per divorare un bambino al mese durante l’inverno. Nessuno si ricorda più del demone, ma quella pelle bianca e quel volto insanguinato sono ancora affamati.

Due giorni, una notte (Scheda Film), per la regia di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne, con Marion Cottilard, Fabrizio Rongione, Pili Groyne, Simon Caudry, Catherine Salée, Alain Eloy, Oliver Gourmet, Christelle Cornil.

Sandra ha solo un fine settimana per riuscire a convincere i suoi colleghi – con l’aiuto del marito – a sacrificare i loro bonus in modo che lei possa mantenere il suo posto di lavoro. Ritenuta anello debole della catena, perché in passato ha sofferto di depressione, i suoi datori di lavoro decidono di indire una votazione, tramite la quale, se i colleghi di Sandra votano il suo licenziamento riceveranno un bonus di 100 euro, altrimenti nulla.

Lo sciacallo – Nightcrawler (Scheda Film, Trailer), per la regia di Dan Gilroy, con Jake Gyllenhaal, Rene Russo, Bill Paxton, Riz Ahmed, Kevin Rahm, Ann Cusack, Eric Lange, Anne McDaniels, Jamie McShane, Kathleen York.

Presentato al Festival di Roma, la storia narra di Lou, che non riesce a trovare lavoro. Un giorno assiste per caso a un incidente stradale e ha un’illuminazione: si procura una videocamera e da quel momento passa le notti correndo sui luoghi delle emergenze, per riprendere le scene più cruente e vendere il materiale ai network televisivi. La sua scalata al successo lo rende sempre più spietato finchè, pur di mettere a segno uno scoop sensazionale, arriva a interferire pericolosamente con l’arresto di due assassini.

La scuola più bella del mondo (Scheda Film, Trailer), per la regia di Luca Miniero, con Christian De Sica, Rocco Papaleo, Angela Finocchiaro, Miriam Leone, Lello Arena, Nicola Rignanese, Ubaldo Pantani, Daniela Terreri, Massimo De Lorenzo.

Christian De Sica è il preside puntiglioso di una scuola media toscana nella quale giunge in visita una classe di studenti napoletani accompagnati da un eccentrico professore (Rocco Papaleo). Non tutto però sembra corrispondere al programma. Perché quando la tecnologia inganna – in questo caso basta solo che Accra, in Ghana, diventi Acerra Napoli – si genera l’equivoco che porterà confusione e tanto scompiglio.

Il mio amico Nanuk (Scheda Film, Trailer), per la regia di Brando Quilici, Roger Spottiswoode, con Dakota Goyo, Goran Visnjic, Bridget Moyahan, Peter MacNeill, Kendra Leigh Timmins, Linda Kash, Michelle Thrush, Imaiyn Cardinal.

Presentato anch’esso al Festival di Roma, la storia vede protagonisti Luke, ragazzo di 14 anni e Nanuk, un cucciolo di orso.
Il giovane Luke sfiderà i pericolosi elementi naturali per riportare alla madre il piccolo orso. Lo aiuta nella difficile impresa Muktuk, guida metà Inuit e metà canadese, che conosce quell’ambiente ostile. Nel rischioso viaggio fino all’estremo nord, una tempesta e il crollo di giganteschi ammassi di ghiaccio separano Muktuk da Luke e il cucciolo. Abbandonati a se stessi, i due dovranno vedersela da soli con ostacoli non indifferenti, come branchi di orsi polari, iceberg giganti e una violenta tempesta. Alla fine Luke, in un percorso che lo vedrà prendere decisioni difficili, riuscirà a riportare a mamma orsa il suo cucciolo.

Il leone di vetro (Scheda Film), per la regia di Salvatore Chiosi, con Claudio De Davide, Christian Iansante, Maximiliano Hernando Bruno, Sara Ricci, Andrea Pergolesi, Carla Stella, Alvaro Gradella, Eleonora Panizzo, Vasco Mirandola, Stefano Scandaletti, Gaetano Rampin, Diego Pagotto, Christian Renzicchi, Leopoldo Bottero, Lily Tirinnanzi, Carlo D’Addio, Pierangelo Rossi, Fulvio Musco, Martin Nicolussi, Martin Pardatscher, Roberto Pavin.

1866. Il referendum del 22 ottobre, di fatto, sancirà l’annessione del Veneto al Regno d’Italia. Attraverso le vicende di due famiglie venete – i Biasin che da generazioni producono e commerciano vino in tutta Europa, e i Querini, aristocratici in decadenza – si narra il periodo tra la caduta di Venezia per mano di Napoleone e la sua annessione all’Italia, tra guerra, conflitti, rivelazioni e intrecci amorosi.

La foresta di ghiaccio (Scheda Film, Trailer), per la regia di Claudio Noce, con Emir Kusturica, Ksenia Rappoport, Domenico Diele, Adriano Giannini, Giovanni Vettorazzo, Maria Roveran, Rinat Khismatouline.

Presentato all’ultimo Festival di Roma, il film racconta un incredibile mistero che si sviluppa dietro l’apparente serenità di un piccolo paese alpino. Con una tempesta che incombe minacciosa sullo sfondo, Pietro, un giovane tecnico specializzato, arriva nella valle per riparare un guasto alla centrale elettrica in alta quota, e si trova improvvisamente di fronte ad una strana sparizione. Si consuma quindi lo scontro fra il giovane Pietro e due fratelli, Lorenzo e Secondo, che vivono e lavorano nella zona. Quando il ragazzo comprende l’origine dei segreti nascosti nel cuore della valle, le tensioni esplodono e comincia un gioco di specchi deformanti in cui nessuno è immune dal sospetto, neppure Lana, la zoologa esperta di orsi.

Tre tocchi, per la regia di Marco Risi, con Massimiliano Benvenuto, Leandro Amato, Emiliano Ragno, Vincenzo De Michele, Antonio Folletto, Giles Rocca, Matteo branciamore, Francesca Inaudi, Jonis Bascir, Luca Argentero, Marco Giallini, Claudio Santamaria, Paolo Sorrentino, Maurizio Mattioli.

Nel film si intrecciano sei storie. Storie di attori, o meglio, storie di uomini, con tutte le loro passioni e frustrazioni, gioie e delusioni, successi e fallimenti. Vite profondamente diverse ma accomunate da due grandi passioni: il calcio e il lavoro. Ed è tra un allenamento e un provino che le loro vite continuamente si sfiorano e si incrociano, ci svelano la loro misera esistenza, fatta ogni tanto anche di successi e momenti di gloria, ma sicuramente mai di vera, assoluta, felicità.

Words and Pictures (Scheda Film, Anteprima), per la regia di Fred Schepisi, con Clive Owen, Juliette Binoche Christian Sheider, Keegan Connor Tracy, Bruce Davison, Adam DiMarco, Valerie Tian, Navid Negahban, Janet Kidder, David Lewis, Eva Allan, Garwin Sanford, Patrick Gilmore, Jocelyn Ott.

L’insegnante di inglese Jack Marcus (Owen), con un passato da stella letteraria, si scontra ogni giorno con la sintesi e l’asetticità dei suoi studenti al tempo dei social network. Al fine di consolidare il loro interesse per la materia e per risollevare le sue sorti da insegnante compromesse dalla passione per l’alcol, Jack escogita il piano geniale di dichiarare una guerra tra parola e immagine, fiducioso che la prima possa trasmettere un significato più potente e profondo rispetto alla seconda. La degna avversaria del fantomatico match è Dina Delsanto (Binoche), una pittrice astrattista conosciuta e apprezzata nel suo ambiente, arrivata da poco nel campus, e che, immediatamente, desta curiosità e attenzione nel Prof. Dina e i suoi studenti d’arte accetteranno la sfida di Jack e dei suoi studenti d’inglese e la battaglia avrà inizio, non solo a suon di dipinti, quadri, poesie e aforismi…Un doppio significato tra immagine e parola attraverso il punto di vista dei due protagonisti in uno scontro divertente e intenso che si proietterà anche all’interno dei due personaggi, dei loro problemi e dei loro sentimenti.

Articolo di Mara Siviero

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