È in un’uscita nelle sale Selma, un film destinato a far parlare e, visti gli ultimi avvenimenti in America, a non placare gli animi. Il film racconta la storia della marcia del 1965 da Selma a Montgomery, che diede il via ai movimenti di rivolta per i diritti civili negli USA. È la storia di Martin Luther King e di una scissione, uno strappo, che nonostante il tempo sembra non volersi ricucire. La pellicola è stata distribuita in forma limitata il 25 dicembre e uscirà in America il 9 gennaio; vanta inoltre il nome di Brad Pitt nella co-produzione. Per vederlo in Italia dovremo aspettare il 12 febbraio. Intanto il film raccoglie critiche positive soprattutto per la regia di Ava Duvernay (che nel 2012 ha vinto il primo premio per la regia al Sundance Festival), meritando cosi una candidatura al Golden Globe, e per l’interpretazione carismatica di David Oyelowo nella parte di Martin Luther King, inserito nelle nomination come miglior attore in un film drammatico del Golden Globe. Nel film presenti anche Cuba Gooding Jr., Oprah Winfrey e Tim Roth. C’è da chiedersi infine se Selma seguirà le orme di 12 Anni Schiavo e riuscirà quindi ad imporsi anche agli Oscar del 2015.
La biografia carica di drammaticità e impatto emotivo arriva quindi in un periodo non facile, in cui un equilibrio precario potrebbe essere rotto con molto facilità; ma si sa, l’arte ha anche il compito di sollecitare, colpire e rompere gli equilibri sociali.