Il potere non deriva da un distintivo o da una pistola. Il potere deriva dalle bugie, e bisogna dirle grosse, finché non avrai il maledetto mondo intero che sta al tuo gioco. Li avrai in pugno non appena sarai riuscito a mettere tutti d’accordo su quello che in cuor loro sanno bene non essere vero. Allora sei il capo. Puoi falsificare la realtà sotto i loro occhi e loro ti sorrideranno. Puoi trasformare un farfugliante sciroccato come il mio onnipotente fratello in un santo. Puoi picchiare a morte tua moglie con una mazza da baseball come ho fatto io e lasciare le tue impronte dove accidenti ti pare e una dozzina di testimoni giurerà su una pila di Bibbie che tu eri a migliaia di chilometri da lì.
Senatore Roark, “Quel Bastardo Giallo”
Leggendo questo monologo tratto dal primo “Sin City” (2005), non si può fare a meno di notare come Frank Miller riesca a comprendere la realtà che ci circonda, senza abbellimenti, senza false speranze. Miller coglie le peggiori sfumature di quello che è il quotidiano e le trasforma in parole crude che colpiscono come un pugno in piena faccia. Nessuna pietà, nessun rimorso, solo uno sguardo disincantato che taglia come un coltello.
La mente del lettore assorbe come una spugna ogni frase fino ad arrivare alla terribile consapevolezza che ciò che ha davanti non è semplicemente una graphic novel d’indiscusso valore, ma uno specchio. I perdenti che si muovono in quelle pagine non sono altri che gli sconosciuti incontrati per caso sull’autobus o in un bar. Lo sguardo scivola su quei volti segnati e quel fugace, dimenticato contatto, lascia un segno inaspettato e dolente.
Queste sono le opere di Frank Miller, questa è Basin City, la città del peccato.
In questo piccolo mondo putrescente, i personaggi non sono altro che burattini consapevoli, prede impotenti strette al limite del soffocamento dalle spire appiccicose di una ragnatela invisibile.
Nel nuovo, definitivo trailer di “Sin City A Dame to Kill For”, lo spettatore ha la possibilità di penetrare più a fondo nelle vite della bella Nancy Callahan (Jessica Alba), ossessionata dalla morte di John Hartigan (Bruce Willis), di Marv (Mickey Rourke) e di Dwight (Josh Brolin) ma, soprattutto, dei nuovi personaggi, Johnny (Joseph Gordon-Levitt) e Ava Lord (Eva Green).
Proprio la letale e bellissima Ava è la “donna per cui uccidere” che da il titolo alla pellicola.
A dirigere “Sin City: Una Donna per cui Uccidere”, troviamo Robert Rodriguez, già regista del primo lungometraggio, e insieme a lui lo stesso Frank Miller.
Il film uscirà il 22 Agosto prossimo.
Finalmente, i fuorilegge diventeranno eroi…