Torino Film Festival 2015: l’edizione dedicata a Orson Welles, fra tradizione e avanguardia

Oggi, alla Casa del Cinema di Roma, è stato presentato il programma di Torino Film Festival 2015.

La manifestazione ha ormai poco da invidiare alle altre kermesse quali Roma e Venezia e, giunta al trentatreesimo anno di vita, quest’edizione si conferma come non mai un connubio perfetto fra passato, presente e, volendo, futuro; immagine incarnata già perfettamente da Orson Welles, scelto come volto di questo Torino Film Festival 2015 e di cui saranno proiettate tre opere.

Nella migliore delle tradizioni, TFF33 si distinguerà per l’enorme quantità di anteprime che porterà nel nostro Paese: oltre alle 47 opere prime e seconde che saranno presentati fuori e in concorso, quest’anno ci saranno ben 50 anteprime mondiali, 20 anteprime internazionali, 8 anteprime europee e 71 anteprime italiane. Il totale è di 158 lungometraggi più mediometraggi e corti.

Scelti fra più di 4000 film, la volontà della commissione è rimasta quella di rivolgere un’attenzione particolare agli esordienti e agli indipendenti, come spiega la direttrice dell’evento Emanuela Martini, con la speranza di accontentare ogni tipo di pubblico, la vera anima del festival.

A concorrere per il premio maggiore sono 15 film, di cui quattro italiani. Pur non legati fra loro da un vero e proprio fil rouge, la Martini ha ammesso che molti registi giovani hanno portato pellicole in cui vi è una sorta di ricerca delle proprie radici; titoli che affrontano il “coming of age” ovvero quella transizione durante la quale ciascuno di noi, divenendo adulto, cerca il proprio posto nella società. Gli italiani in concorso sono Elisabetta Sgarbi con Colpa di comunismo; Mario Balsamo con Mia madre fa l’attrice; Samuele Sestieri e Olmo Amato con I racconti dell’orso; Salvo Cuccia con Lo scambio. Fra i titoli internazionali in gara: Coma di Sara Fattahi; Keeper di Guillaume Senez; John From di João Nicolau e A Simple Goodbye di Degena Yun.

Julien Temple

Non mancheranno poi i grandi ospiti: Francesca Comencini (In Fabbrica; Gomorra – La serie) ritirerà il Premio Capputti alla carriera; a Terence Davis, che presenterà il suo Sunset Song, verrà conferito il Gran Premio Torino; Julien Temple sarà il Guest Director di quest’anno, portando The Ecstasy of Wilko Johnson; Nicolas Winding Refn presenterà la versione restaurata di Terrore nello spazio diretto da Mario Bava.

Ricche come sempre poi le sezioni Documentario e Onde. La prima sarà divisa in tre branche: concorso Internazionale, concorso italiano e Mediterraneo; quest’ultima composta da 5 documentari che hanno come tema il Mediterraneo e che avrà lo scopo di creare dibattiti con il pubblico grazie all’intervento di registi, attori, filosofi e professori universitari. Il coordinatore della sezione Davide Oberto ha inoltre annunciato l’omaggio alla regista belga Chantal Akerman, commentando: “Ci piaceva l’idea che Akerman insegnasse ancora ai giovani cineasti a fare cinema.” Della regista, scomparsa lo scorso 5 ottobre, saranno proiettati Lettres d’un cineaste e Chantal Akerman par Chantal Akerman.

Chantal Akerman

Massimo Clauso ha invece presentato la sezione Onde, forse la più nebulosa del festival, di cui è curatore. In questa sezione vedremo film audaci, da titoli che esplorano ideali fermi immagine su luoghi e tempi, come la città di Tokyo rappresentata da Luca Ferri in Una società di servizi, all’attenzione per i formati, come il viaggio a ritroso nell’infanzia attraverso la VHS protagonista di Stand by for Tape Back-Up diretto da Ross Sutherland.

Imperdibile infine After Hours, programma dedicato interamente al cinema di genere. Molti i film attesi, tra cui February, esordio alla regia di Osgood Perkins (figlio dell’attore Anthony); il noir Shinjuku Suwan, tratto dall’omonimo manga e diretto da Sion Sono (protagonista di una retrospettiva con suoi tre titoli); Moonwalkers, action-comedy di Antoine Bardou-Jacquet che rivisita una celebre teoria del complotto riguardo il primo allunaggio. La sezione avrà inoltre una notte bianca il 21 novembre: dalle 22 alle 6 del mattino successivo verranno presentati titoli horror tra cui The Girl in the Photographs, diretto da Nick Simon e prodotto da Wes Craven, e Devil’s Candy dell’australiano Sean Byrne.

Sion Sono

Riassumendo, se c’è un’edizione da non perdere è proprio questo Torino Film Festival 2015. Un buon modo per respirare cinema in una delle città sempre più simbolo della settima arte. TFF33 si terrà dal 20 al 28 novembre. L’immenso programma della manifestazione è ovviamente disponibile per intero sul sito ufficiale https://www.torinofilmfest.org

Di seguito, lo spot che verrà presto trasmesso sui canali Rai, partner dell’evento.

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