Senza Nessuna Pietà: i character poster con Pierfrancesco Favino e tutti i protagonisti

Pierfrancesco Favino è uno di quegli attori italiani che sta portando il tricolore anche oltreoceano, con produzioni hollywodiane come World War Z, Rush, Angeli e Demoni, Una Notte Al Museo 2, Le Cronache di Narnia – Il Principe Caspian. Una qualità e una professionalità riconosciute a livello internazionale dunque, e che portano inevitabilmente ad alzare molto il tiro anche dei lavori italiani. Succede questo per il film Senza Nessuna Pietà, di Michele Alhaique con Lungta Film, PKO e la partecipazione di Rai Cinema.

A Mimmo piace molto di più costruire che rompere ossa. Vorrebbe fare solo il muratore, ma gli tocca anche fare recupero crediti tra i palazzoni dei quartieri alla periferia di Roma. Lavora per suo zio, il signor Santili, che ama e rispetta come un padre. Non sopporta invece Manuel Santili, suo cugino, viziato e arrogante. E l’avversione è reciproca. Il Roscio, che sarebbe il suo migliore amico se fosse davvero amico di qualcuno, e la mezza dozzina di dipendenti della ditta completano la famiglia. È un mondo con regole e gerarchie chiare, dove chi non sbaglia ha la pagnotta assicurata e qualche extra. Giusto o sbagliato, è l’unico mondo che Mimmo abbia mai conosciuto. Tutto cambia quando nella sua vita irrompe Tania. È bellissima, giovane e ha capito da un pezzo che nella vita deve arrangiarsi da sola. Sa che gli uomini sono pronti a spendere per averla e ne approfitta. Costretti da un imprevisto a passare una notte e un giorno insieme, Mimmo e Tania si ritroveranno uniti dal bisogno di sentirsi amati e dalla voglia di fuggire a un destino già segnato.

Senza Nessuna Pietà  sarà in concorso alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia, con la Biennale che lo vedrà in concorso nella categoria Orizzonti.

Un dramma di vita che ha tutte le carte in regola, in un mondo come il nostro, per poter essere reale, ed essere la storia vera di qualcuno. Che lotta per se stesso, e per trovare la propria dimensione. Non resta che guardare meglio i personaggi, apprezzarne la drammatica espressività, in attesa di poterlo vedere nelle sale del Festival e poi in tutta Italia.

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