Prime impressioni su The Amazing Spider-Man 2

Ieri, 26 marzo 2014, è stata presentata un’anteprima esclusiva di 30 minuti di “The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro”, secondo capitolo della saga diretta da Marc Webb.

A presiedere la serata c’era il Marketing Manager della Warner Bros. Italia, Kristin Greiner, che ha presentato la proiezione di quello che la Warner considera il suo “nuovo capolavoro”.

Tre le sequenze mostrate, due delle quali molto estese e una più breve, il tutto introdotto dallo stesso regista.

La prima scena svela l’apertura del film e ci apre le porte al passato di Peter e in particolare al mistero dei suoi genitori, centrale in questa nuova saga dedicata all’Arrampicamuri. La trama si fa ancora più fitta, con numerosi risvolti da spiegare, ma non prende il sopravvento sull’azione e la spettacolarità, che, almeno sulle prime, appaiono ben equilibrate con il resto della storia.

Dopo questi avvenimenti fa la comparsa il nostro eroe in calzamaglia, che seguiamo nel suo volo fra i grattacieli durante l’inseguimento di un camion dirottato da Rhino, che per ora si limita alla parte di un criminale da strapazzo, la cui esaltazione è ben resa da un Paul Giamatti sopra le righe. Le riprese dei volteggi di Spidey nei cieli di New York non danno però l’impressione di essere accanto al supereroe con il vento in faccia e le scene d’azione si fanno un po’ troppo caotiche; quello che convince è però la rappresentazione del nostro Testa di tela. Andrew Garfield ne dà un’interpretazione ricca di sfacciataggine e ironia, è un personaggio sfrontato e consapevole delle sue capacità sovrumane e non essendo in fondo che un ragazzo è naturale che si senta invincibile e tratti a pesci in faccia anche i nemici più temibili.

Chi ha visto il primo film ricorderà la promessa fatta da Peter al padre di Gwen di stare lontano da sua figlia, interpretata da Emma Stone, per evitare di metterla in pericolo. Peter è intenzionato a mantenerla e si allontana dall’amata per circa un anno.

La seconda sequenza ci mostra il momento in cui la coppia si rincontra dopo tutto questo tempo, aprendosi a una dimensione più romantica, focalizzata sull’amore di due adolescenti e in cui Peter Parker risulta molto più impacciato rispetto alla sua controparte mascherata. È un episodio fatto di sguardi, piccoli cenni e imbarazzo e, cercando di non cadere nel mieloso, sfiorandolo appena,  ci coinvolge in una storia sincera, in superficie quasi ingenua, di due innamorati.

Segue il primo incontro-scontro con Electro, interpretato da Jamie Foxx, che ci era stato descritto da Webb come un nemico dai poteri ancora in parte sconosciuti e devastanti. Il villain, nella sua originale veste, è visivamente interessante e la computer grafica non compromette l’espressività di Foxx; il suo potenziale distruttivo è davvero terrificante, tanto da farci pensare che sia troppo anche per l’Uomo Ragno. Tuttavia, per quello che ci è stato permesso di vedere, durante gli scontri non si fa mai viva la sensazione che il protagonista sia realmente in pericolo; con il suo spirito, le sue battute taglienti, Spidey sembra essere veramente intoccabile come egli stesso pensa di essere, capace di salvare decine di vite con uno schiocco di dita. Proprio per questi motivi, nel suo culmine, con esplosioni spropositate ed effetti speciali a iosa, la scena cade nel barocco più pomposo, concludendosi in modo prevedibile, tanto che forse nemmeno ce lo si aspettava.

Nell’ultima sequenza mostrata facciamo la conoscenza di Harry Osborn. Dane DeHaan ha la giusta faccia da schiaffi, per un personaggio che sicuramente troveremo quantomeno sempre più antipatico col passare del tempo. Il suo rapporto con Peter dovrebbe rivelarsi complesso, come l’ha definito lo stesso DeHaan, secondo cui “ci sono cose che Harry sente di dovere a Peter e cose di cui ha bisogno da Peter; ci sono cose di cui ha bisogno, invece, da Spider-Man e poi c’è la responsabilità che sente verso la Oscorp“.Sì, perché Harry è ovviamente il rampollo di questa enorme società a cui tutto sembra tornare ed essere collegato. Nella scena in questione ci vengono mostrati nuovamente Electro e parte di quei suoi poteri poco chiari a cui avevamo accennato sopra, che sembrano renderlo davvero una minaccia inarrestabile.

Volendo fare una prima considerazione generale, la pellicola sembra soffrire di un continuo sali e scendi nel ritmo narrativo, con picchi a volte troppo alti che rischiano di incrinare il resto. Nelle scene più calme e puramente descrittive o in quelle d’azione ambientate in spazi ristretti, Webb fa il suo dovere, ma quando la macchina da presa si trasferisce in spazi aperti, al centro di sequenze adrenaliniche, il regista si fa spesso prendere la mano. Gli assi nella manica del film sembrano essere la personalità strafottente ed esuberante di Spider-Man e il peso dei villain, con un grande potenziale (non abbiamo purtroppo potuto vedere il Goblin in azione, ma è stata rilasciata ieri la nuova immagine raffigurante il primo piano del Folletto Verde). Per chi non si accontenta di vedere lotte tra superuomini, la fitta trama riguardante i genitori di Peter e i segreti della Oscorp promette di rivelarsi affascinante e piena di sorprese e lo stesso si può dire per il rapporto tra Peter e Gwen e la loro storia d’amore, tema sempre presente nei film dell’Arrampicamuri.

“The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro” arriverà in Italia il 23 aprile. Siamo ormai all’ultima volata prima del traguardo, con il rilascio del trailer finale il materiale pubblicitario è agli sgoccioli e da aspettare c’è solo il rilascio del film, in occasione del quale, immancabilmente, pubblicheremo la recensione completa.

Link adv