Si è tenuta a Milano, presso l’elegante sede della Terrazza Martini, la presentazione del nuovo film che vede Rocco Papaleo in doppia veste di regista e attore. Ad accompagnarlo, la bellissima Luz Cipriota, attrice argentina già vista in tv in Terra ribelle 2 – Il Nuovo Mondo.
Rocco Papaleo, qui alla sua terza regia, ha debuttato come regista nel 2010 con Basilicata coast to coast, film con il quale ha vinto numerosi premi tra i quali il David di Donatello come Miglior regista esordiente.
Il regista, con la simpatia che lo contraddistingue, ha posato scherzando in allegria coi fotografi e ha poi parlato alla stampa della sua ultima opera, che vede come protagonista il bravissimo Alessandro Gassmann, oltre a lui stesso e Luz Cipriota. La pellicola parla di due uomini insoddisfatti che si conoscono durante un viaggio verso Montevideo, meta che entrambi devono raggiungere ma per motivi diversi. Ruggero (Gassman) è un cuoco solitario e Gegè (Papaleo) un cantante in declino, tra i due non scorre affatto buon sangue, ma un evento inaspettato farà nascere un’imprevista ma emozionante amicizia.
Come mai hai scelto Montevideo come location del tuo film?
Rocco Papaleo: È stata una scelta dettata da diverse suggestioni. Inizialmente avevo deciso di girare a Buenos Aires. Poi, mentre scrivevo il film, parlando con i produttori è uscita fuori questa cosa dell’Uruguay. Mi sono documentato e mi è sembrato ci fosse un’assonanza geografica con la mia regione, la Basilicata – una terra stretta in una morsa da altre terre. Facendo i sopralluoghi poi mi sono reso conto che l’atmosfera che si respirava era perfetta per la mia storia. Montevideo è una città molto variegata architettonicamente parlando, in più trovo che lì il passato sia ancora molto presente e trasmette una specie di dolce malinconia… E poi il discorso fatto alle Nazioni Unite dall’ex presidente dell’Uruguay mi ha coinvolto e convinto che era il posto giusto.
Luz, come ti sei trovata a lavorare con Papaleo e Gasmann?
Lavorare a Onda su Onda per me è stata un’esperienza incredibile. È la prima vota che recito in italiano, anche se avevo già recitato in una produzione italiana, ma lì recitavo in spagnolo. Quindi ho vissuto la grande responsabilità e l’impegno legato a questa cosa. Grazie a Gassmann ho imparato molto, lui mi è stato molto vicino e mi aiutava anche quando non riuscivo a ricordarmi le battute. Entrambi mi hanno messa molto a mio agio e abbiamo lavorato molto bene in armonia. Lavorare con Rocco è semplice, perché sa bene ciò che vuole. Inoltre ama combinare la recitazione con la musica, il canto e il ballo, e io questa cosa l’ho amata molto. Una delle più belle esperienze della mia vita.
La malinconia che si percepisce nel film è legata in qualche modo alla musica…
La musica è il bacino d’ispirazione principale per me. Ho sempre una musica dentro, in testa, anche nella vita quotidiana. E la musica è un veicolo emotivo molto importante. a tutti piace, immagino, avere una pulsione verso il muoversi e il ballare. Mi piace lo swing in minore, perché è riflessivo e amaliante. C’è un verso del brano Onda su onda che è straordinariamente corrispondente al film, quando nella seconda parte dice: “Onda su onda mi sono ambientato oramai, il naufragio mi ha dato la felicità che tu non mi sai dar…”. Come dire, il naufragio come occasione di rinascita. Mi sembra abbia una incredibile attinenza col film, dove questi due personaggi sono sull’orlo del naufragio e hanno questa opportunità di riscrivere la loro esistenza. Ed è una eccezionale risvolta personale.
Il film, distribuito in 300 copie da Warner Bros. Pictures, sarà nelle sale dal 18 Febbraio. Qui potete vedere il trailer ufficiale.