Immagini e scorci dal film sono scientificamente centellinati dalla produzione, allo scopo di comparire sul web in un crescendo costante di attesa per questo nuovo capitolo. L’ultima volta abbiamo scoperto qualcosa di più anche dell’inserimento del film nella linea temporale delle storie degli X Men, che con X Men Giorni Di Un Futuro Passato riporta sullo schermo sia il cast più fresco che quello che abbiamo imparato a conoscere appieno negli anni.
Una delle cose che sicuramente si può apprezzare di questi scatti, è che esiste sia lavorazione in green screen che lavorazione in scenografia. La cosa non è da valutare come “ovvia”, in quanto, c’è poco da dire, molte sono le produzioni (anche televisive) che puntano più a un uso costante – forse eccessivo – di una integrazione tra computer grafica e realtà, piuttosto che puntare a una interazione con la realtà. Il regista Bryan Singer sembra avere trovato la quadratura del cerchio. D’altronde, lo vediamo muoversi sui set con disinvoltura. A giudicare da alcuni fotogrammi, non è da escludere che queste immagini siano degli screens dei contenuti extra di dvd o di blu ray. Magari il commento del regista o qualche introduzione speciale.
Non può mancare quello che sembra un gioco, uno scherzo o una battuta tra i membri dello staff sul set e il brillante Hugh Jackman, che per il ruolo di Wolverine ormai è entrato nell’immaginario collettivo d tutti, e a solo nominare l’Adamantio, si pensa immediatamente all’attore australiano, con barba, basette e una pettinatura piuttosto particolare.
Da uno degli screens è palese che torni la struttura architettonica di Cerebro, l’apparecchio in grado di connettere il telepate Charles Xavier con altri esseri in tutto il mondo. Quale ruolo giocherà l’apparecchiatura, in questo capitolo? Avrà a che fare con gli spostamenti spazio-temporali?
X Men Giorni Di Un Futuro Passato crea una linea temporale particolare, un modo nuovo di vivere le vicende degli X-Men: loro stessi a salvarli da loro stessi, scivolando nelle pieghe del tempo per evitare di autodistruggersi in un eccessivo tentativo di affermazione dei diritti della propria esistenza.