Nel corso della storia del cinema, le casate reali sono state spesso oggetto di spunto per realizzare alcuni dei tanti film che amiamo e che abbiamo nel cuore per le più varie ragioni.
Prima tra tutte, che la fa da padrona nel mondo cinematografico, è la famiglia reale inglese; grandi sono i film che hanno parlato della casata in se, oppure anche in modo relativo.
Come dimenticare “Shakespeare in Love” (Joseph Fiennes, Gwyneth Paltrow, Geoffrey Rush e Judi Dench) , fino ad arrivare ai più “specifici” film come “”L’altra donna del re” (Scarlett Johansson, Natalie Portman, Eric Bana), Elizabeth” ed “Elizabeth: The Golden Age” con la splendida Cate Blanchett, “The Queen” con l’ammirevole Hellen Mirren fino al più recente “Il Discorso del re” con gli ineguagliabili Colin Firth e Geoffrey Rush.
Caso da sottolineare è che 3 film su 6 vinsero un Oscar, e gli altri due lo sfiorarono (a livello di migliore attrice/attore).
Ma delle altre famiglie reali? bè, di film ne sono stati tratti pochi e per lo più in riferimento al genere femminile, ovvero le principesse, sia di casate reali o “fittizie” (su questo fronte si potrebbero considerare film come “Vacanze Romane” e “Il Principe e la Ballerina”).
Una delle prime attrici che prese parte a questo ruolo fu Marlene Dietrich per “L’Imperatrice Caterina” del 1934. Ma è dai primi anni ’50 che narrare storie di principesse diventa un must; fra tutti l’indimenticabile “Vacanze Romane” (del 1953), con i magnifici Audery Hepburn e Gregory Peck e la voglia di leggerezza e libertà che lo accompagna. A seguire ve ne sono di più diversi, ma non per questo meno importanti:
– “La Principessa Sissi” del 1955, con protagonista Romy Schneider che ebbe altri due film a suo seguito (“Sissi la Giovane Imperatrice e “Sissi – Il Destino di un’Imperatrice”;
– “Anastasia” del 1956, con protagonista Ingrid Bergman (che si conquistò un Oscar e un Golden Globe) e uno splendido Yul Brynner (nei panni del generale Sergei Pavlovich Bounine).
A livello italiano, rispetto a questo ruolo, si considerano, in ordine cronologico, Sophia Loren (“Olymia”, 1960) e Claudia Cardinale (“La Pantera Rosa”, 1963).
Inutile dire che le principesse furono fonte d’ispirazione per il grande Walt Disney (che presto vedremo interpretato da Tom Hanks nel film “Saving Mr.Banks”, con uscita prevista per il 20 dicembre 2013), con film che vanno da “Biancaneve” e “La Bella Addormentata nel Bosco”, ai più attuali “Come d’Incanto” e “Ribelle – The Brave”, e ultimamente sono fonte anche per la Dreamworks (“Shrek”). Le pellicole che mi rimangono da citare, sono quelle in uscita quest’anno:
– “Diana – La Storia Segreta di Lady D” (uscito il 3 ottobre e con protagonista Naomi Watts), che racconterà gli ultimi due anni della “regina di cuori” e della sua relazione con il cardiochirurgo Hasnat Khan;
– “Grace di Monaco”, con protagonista un’interessante Nicole Kidman e ancora con data da destinarsi (dapprima con uscita americana a fine novembre, e ad oggi probabilmente nella primavera 2014, il che potrebbe farle saltare una probabile nomination agli Oscar), il racconto di un momento cruciale della vita di Grace, che neo-sposa, si trova a dover scegliere se continuare la sua prodigiosa carriera (nel film sarà presente anche l’ennesima reinterpretazione di Alfred Hitchcok, che avrebbe desiderato la sua attrice preferita, il suo ghiaccio-bollente per un altro film ancora) e il rinunciarvi per diventare una delle principesse più amate.
Che siano film che ci piaceranno o no, questo solo noi possiamo stabilirlo, ma di sicuro faranno discutere e ne sentiremo parlare a lungo.
Articolo di Mara Siviero