Si è svolta a Milano, presso la Terrazza Martini, la conferenza stampa del film Italiano medio scritto e diretto da Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda, famoso ai più per i suoi finti trailer cinematografici comici e sketch nonsense, visti in tv nel programma della Gialappa’s Band, oltre che per la serie tv Mario.
Nel film, Maccio Capatonda si trasforma in Giulio Verme, un integralista della vita eco sostenibile.
Ad accompagnarlo era presente parte del cast, comprimari da sempre presenti nei lavori di Capatonda, personaggi oramai impressi nella memoria dello spettatore, ovvero Luigi Luciano alias Herbert Ballerina, Enrico Venti in arte Ivo Avido, la bella Lavinia Longhi, in dolce attesa, e per finire la bravissima Barbara Tabita, new-entry del gruppo acquisita appositamente per il film. La conferenza si è svolta all’insegna del divertimento, tra battute e risate, ma non sono mancati momenti di riflessione sugli aspetti meno scontati del film e sull’andamento dell’Italia di oggi. La pellicola difatti, pur essendo una commedia divertente, non nasconde una critica pungente nei confronti del nostro paese.
Dietro i vostri lavori sembra esserci sempre dell’improvvisazione. Dietro un apparente caos c’è invece un lavoro molto strutturato nello sviluppo della storia. Come lavorate?
Herbert Ballerina: Il metodo è sempre lo stesso: noi partiamo da un soggetto che ci sembra forte e poi tendiamo a scrivere insieme, in seguito nascono le improvvisazioni. Ma prima di tutto scriviamo una sceneggiatura che ci soddisfi. Abbiamo cercato di elaborare una storia che potesse anche riflettere su quella che è la società attuale in Italia. L’importante è la scrittura, insomma. Quando sei sicuro che una cosa per te funzioni, sul set vai più tranquillo. Poi abbiamo dietro dei grandi direttori di produzione…
Maccio Capatonda: E chi sarebbero?
Herbert Ballerina: E che ne so! (scoppiano a ridere)
Lavinia Longhi: Posso aggiungere una cosa, rispetto al lavorare sul set con Marcello? È vero che c’è una sceneggiatura e si segue perciò quello che c’è scritto. Ma la sorpresa vera sta nell’aspetto registico, almeno per me. Perché tante volte leggendo la sceneggiatura e parlando del personaggio ci facciamo un’idea, di quello che è, poi però spesso Marcello ti spiazza in questo senso, chiedendoti qualcosa che non avevi previsto e che non sai alla fine come renderà nel film. E alla fine è davvero una sorpresa quando lo vedi. E questo, per un’attrice, è davvero stimolante. L’originalità contraddistingue questo apparente caos.
Che cosa ti sei portato dietro in “Italiano medio” del tuo passato da videomaker, e cosa invece hai scoperto con il cinema nella tua esperienza come regista?
Maccio Capatonda: Mi sono portato dietro un po’ tutto, nel senso che le cose fatte in passato mi sono servite. Ovviamente non abbiamo deciso di fare un film partendo dai personaggi che c’erano già stati nei video precedenti, anche se inizialmente era una delle possibilità.
Ci siamo buttati più su una storia originale, all’interno della quale però ci sono delle piccole chicche sia di personaggi miei, di macchiette fatte in passato, sia del cast che ho usato. Cast se possiamo chiamarlo tale (risate), nel senso che molti attori con cui lavoro e ho lavorato, non sono “veri attori” ma amici, colleghi, parenti, poveri disgraziati anche direi.
Ivo Avido: Diciamo che abbiamo ampliato quello che era il nostro mondo prima, dagli attori alla struttura organizzativa, dagli autori, gli sceneggiatori, insomma è tutto un po’ più grande e fatto chiaramente meglio con mezzi diversi. E con l’inserimento di attori veri, come Barbara Tabita, che non faceva parte dei nostri “casi umani” ecco.
Una domanda per Marcello. Rispetto al fare i video, fare cinema è un altro mondo. Eri già pronto, perché quella era la tua meta, oppure ti sei sentito insicuro?
Maccio Capatonda: Diciamo che mi sentivo pronto sotto un certo punto di vista, anche perché ho fatto dieci anni di video, però film non ne avevo mai fatti. Quindi da un altro punto di vista mi sentivo impreparato. E proprio questo sentimento mi ha spinto ad impegnarmi molto nel farlo. Ovviamente essendo un’opera prima ci potranno essere mille pecche. Però io ce l’ho messa tutta.
State già pensando ad un seguito?
Ivo Avido: Non abbiamo ancora deciso nulla. Finché non sapremo come andrà il film e come verrà accolto, non vogliamo pensare a nulla. La nostra speranza ovviamente è quella di poter continuare.
Italiano Medio uscirà il 29 gennaio in tutta Italia, distribuito in 400 copie da Medusa Film. Di seguito, una gallery con alcuni scatti della conferenza stampa.