In una conferenza stampa romana, Matteo Garrone ha presentato il suo ultimo progetto: Il racconto dei racconti – Tale of Tales, uno dei tre titoli italiani in concorso a Cannes. A tre anni da Reality, il regista ritorna alla carica con un film dal respiro internazionale, girato tuttavia in Italia e tratto da un materiale originale della nostra patria ovvero Lo cunto de li cunti scritto nel ‘600 da Giambattista Basile.
Basile fu un vero e proprio antesignano, scrivendo una raccolta di 50 fiabe che avrebbero poi influenzato i più grandi autori del genere quali i fratelli Grimm e Perrault; nel suo pentamerone troviamo le prime versioni di molti racconti che sarebbero poi divenuti, tra cui Cenerentola e Il gatto con gli stivali.
Matteo Garrone riesce a riunire un cast stellare, che vede protagonisti Salma Hayek, Vincent Cassel e Toby Jones, per una produzione anglo-franco-italiana coraggiosa, intenzionata a portare sul grande schermo un tipo di fiaba diverso da quello che siamo abituati a vedere oggigiorno; storie fantastiche, sì, ma più viscerali e spesso crude di quelle edulcorate a cui oggi penseremmo immediatamente.
Una sfida in tutti i sensi, sia per le proporzioni del progetto sia per la fonte, come spiega Garrone che definisce Basile un genio, le cui opere hanno richiesto un grande impegno da parte di tutti, dai costumisti, agli scenografi fino ai responsabili egli effetti speciali, per essere adattate rispettosamente:
Un film con tali è dunque sicuramente un’opera rischiosa, che nonostante il cast internazionale non presuppone un exploit al botteghino. Garrone ammette che il rischio c’è, ma è contento del risultato costatogli tanta fatica; il regista si è infatti buttato in questa avventura un po’ ingenuamente, senza aspettarsi le grosse difficoltà insite in una produzione simile:
Tra i vari temi riconducibili al film, c’è sicuramente quello della trasformazione spirituale e corporea. Garrone ha spiegato come per lui sia sempre stata importante la fisicità e che questa ha influito anche sulla scelta del cast per questo film. A impressionarlo è stata in particolare Bebe Cave, la giovane interprete di Viola nell’episodio La pulce:
Un mondo fantastico richiede creature fantastiche e Il racconto dei racconti mette in mostra una serie di esseri magistralmente ricreati da Leonardo Cruciano, responsabile degli effetti speciali, che ha collaborato strettamente con Garrone per unire il digitale all’indispensabile senso di artigianato:
Inizialmente intenzionato a lavorare con la costumista quattro volte premio Oscar Milena Canonero (l’ultima statuetta vinta quest’anno per Grand Budapest Hotel), Garrone ha successivamente scelto Massimo Cantini Parrini e sicuramente non può dirsi pentito. Il costumista ha iniziato a lavorare solo 6 settimane prima dell’inizio delle riprese, svolgendo un lavoro straordinario:
Varie sono state poi le ispirazioni di Matteo Garrone per addentrarsi nell’universo fantasy, dal più recente Game of Thrones all’immortale Mario Bava:
Il racconto dei racconti – Tale of Tales, sceneggiato da Matteo Garrone stesso assieme a Edoardo Albinati, Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, uscirà nelle sale il 14 maggio, in concomitanza con la proiezione a Cannes. La pellicola vanta la partecipazione di un cast stellare che comprende, fra gli altri, Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones e i nostri Alba Rohrwacher e Massimo Ceccherini.