Hearing Tarantino: video da Oscar

Se pensavate che nei film la maggior parte del lavoro fosse fatto dal regista e dagli attori, sbagliavate. Girare un film è un’arte complessa, ma dalla resa potente, perché unisce i due principali veicoli di informazione e di emozione, quali l’immagine e il suono. In questo sistema, ogni ingranaggio deve lavorare per dare un prodotto che sia apprezzabile. Ogni dettaglio deve essere curato e non lasciato al caso. E se parliamo di Quentin Tarantino (premio Oscar per miglior sceneggiatura originale nel ’95 per Pulp Fiction e nel 2013 per Django Unchained, e nominato agli Oscar come miglior regista per Pulp Fiction, sempre nel ’95 e per Bastardi senza gloria nel 2010) parliamo di un regista geniale e perfezionista al tempo stesso, capace di fare del dettaglio un punto di forza, un marchio individuabile in ogni suo film. Le pellicole di Tarantino sono immediatamente riconoscibili. Per dimostrare quanto ci sia di riconoscibile in ogni film, Jacob T. Swinney, nel video Hearing Tarantino, ha unito diversi frammenti di scene, da Le Iene (1992) a Django Unchained (2012), da Kill Bill vol.1 (2003) a Bastardi senza gloria (2009) evidenziando i rumori e i suoni degli oggetti, dei personaggi, e dei movimenti della macchina da presa, a cui sono associati effetti sonori. Tutto questo sottolinea l’importanza del sound design, firma vera e propria del regista.

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