La saga di Harry Potter è stata un successo planetario, dal punto di vista letterario e cinematografico. Parchi a tema, prodotti collaterali, merchandising, fanfiction (racconti immaginari scritti dai fan, come alternativa o come prosieguo della storia), cosplay (impersonare con un costume adeguato il proprio personaggio preferito e interpretarne i modi e la personalità, come se lo si recitasse), videogiochi, giochi online… Un prodotto simile ha svelato delle proprietà di diffusione che non si vedevano da tempo.
Ma non tutti sanno che, in un periodo di depressione, nonostante avesse inizialmente deciso che nessuno dei tre protagonisti dovesse morire, J. K. Rowling avesse deciso di uccidere Ron Weasley: «Così, per ripicca, mentre vivevo una situazione non felice». Fortunatamente per Rupert Grint non è andata così, e la perdita da persona adulta, Harry l’ha vissuta con la morte della civetta Edvige, cui era indubbiamente molto legato.
Un altro aneddoto meno noto è che il personaggio di Hagrid, interpretato sul grande schermo da Robbie Coltrane, è stato ispirato alla Rowling da un motociclista degli Hell’s Angels, un omone grande e grosso conosciuto dalla scrittrice, il quale però amava coltivare fiori.