Già dal trailer ciò che più ci cattura in Winter Sleep è l’ eleganza figurativa dell’ambientazione: un paesaggio brullo e inospitale come quello dell’Anatolia, protagonista indiscussa del film e nutrice degli uomini che vi abitano in solitudine, inquieti di fronte alla schiettezza di una natura aspra e forte che si prepara ad affrontare l’inverno. In questo scenario si snoda la vicenda di un ex attore che gestisce un hotel a conduzione familiare; l’arrivo del gelo porterà il freddo anche all’interno della sua famiglia, svelandone inimicizie e incomprensioni. Il regisa turco Nuri Bilge Ceylan tenta ancora una volta di conquistare la Croisette francese con un film intimista.
“Winter Sleep è un film sugli esseri umani, un film drammatico ambientato in Anatolia, nel centro della Turchia. Girando le riprese in Cappadocia durante l’inverno siamo riusciti ad acquisire immagini molto diverse tra loro. Ci sono diversi tipi di paesaggi, paesaggi umani e ritratti, a volte con la neve, altre con un cielo nuvoloso e, più raramente, anche con il sole” spiega Ceylan.
Infatti il regista vinse premi prestigosi nel corsod egli anni a Cannes: nel 2003 il Gran Premio della Giuria con Uzak, nel 2008 la Palma alla Regia per Le tre scimmie e nel 2011 il Gran Premio della Giuria con C’era una volta in Anatolia. Alcuni scommettono sulla sua vittoria al festival.
di Myriam Petrini