Big Hero 6 – Conferenza stampa con Flavio Insinna, Virginia Raffaele e Moreno

Dopo aver visto in anteprima il nuovo film Disney di Natale, Big Hero 6, abbiamo avuto l’occasione di incontrare due dei doppiatori italiani del titolo e l’autore di un brano contenuto nella colonna sonora: in ordine, Flavio Insinna e Virginia Raffaele hanno prestato la voce a Baymax e zia Cass, mentre Moreno ha interpretato Supereroi in San Fransokyo, udibile durante i titoli di coda del lungometraggio.

Ciascuno accompagnato da un tenero pupazzo di Baymax, le tre star si sono sedute sorridenti, probabilmente contagiate dalla magia del mondo Disney, per condividere con noi i retroscena della loro esperienza a bordo di questo progetto.

Cosa vi affascinava di questa storia e qual è stato il lavoro che avete svolto sulle voci?

Flavio Insinna:  “Se non avessi fatto Don Matteo, non avrei mai incontrato Luca Ward, il quale ha dato il mio numero a Roberto Morville (supervisore artistico Walt Disney Italia n.d.a.) che mi ha chiamato. Io non ho mai doppiato, se non me stesso quando le registrazioni in presa diretta non vanno bene, ma non ho mai cercato di fare il doppiatore. Non credo che sia il mio mestiere.” Questa è la seconda volta che Insinna è stato contattato come “talent, come lo chiamano loro”, ma questo primo approccio che doveva vederlo doppiare “un piccolo animaletto in un film di cui non voglio fare il nome” non fu dei migliori e l’offerta andò in fumo. L’attore si è dunque avvicinato con circospezione a questa seconda proposta, ma stavolta è andata diversamente grazie all’aiuto di Massimiliano Manfredi (direttore del doppiaggio e conosciuto ai più per essere la voce italiana di attori quali Edward Norton e Orlando Bloom), che Flavio Insinna tiene a ringraziare in modo speciale. “Massimiliano mi ha detto di aver già doppiato il film per le scuole, al che ho chiesto perché non lo mandassero in giro con la sua voce, ma lui mi ha ripetuto che serviva un talent. Così abbiamo fatto questo provino, che secondo me in America si son distratti quando hnno detto che andavo bene.” Se volete farvi un’idea come sono andate le cose in cabina di doppiaggio, immaginatevi Manfredi ogni giorno al fianco di Insinna e la registrazione che avveniva con Manfredi che recitava per primo la battuta e Insinna che la ripeteva un secondo dopo. “L’abbiamo fatto in maniera molto artigianale.” Riguardo il personaggio, il doppiatore ha affermato che “in un Paese come il nostro, che viene ogni giorno e ogni minuto schiacciato l’indicazione fondamentale che ho seguito durante il doppiaggio è che si tratta di un personaggio rassicurante e coccoloso. Mi piacerebbe vivere in un Paese rassicurante e coccoloso e credo che chiunque vorrebbe un Operatore Sanitario Personale, visti i continui tagli alla sanità. Ci vorrebbe che Baymax uscisse dallo schermo e prendesse il Campidoglio. Ce ne vorrebbero 400 di Baymax rassicuranti e coccolosi. Purtroppo per ora si tratta solo di un film, ma io non dispero.”

Virginia Raffaele: “Io avrei voluto dire tutto quello che ha detto Flavio Insinna, ma non sarebbe la mia storia” scherza l’imitatrice. “Mi ci sono ritrovata subito nel personaggio di zia Cass, che è un personaggio frizzante, lunatico… come le femmine. Anch’io ho avuto quest’esperienza con Manfredi, che è stato così vicino. Anche per me era la prima volta al doppiaggio e Massimiliano era sempre vicino per farti sentire l’intenzione della battuta e inoltre ti muoveva. Quando il personaggio su schermo corre o si muove, tu non puoi doppiarlo stando fermo, ma dovresti muoverti con il personaggio. Quindi c’era lui dietro che ti scuoteva e ogni tanto non te lo aspettavi. Anche a te lo faceva?” [chiede a Flavio]

Flavio: “Vorrei dire una cosa. Muoveva te che sei molto bona, a me non mi toccava. C’erano sempre due, tre spanne in mezzo.”

Dopo essersi ricomposti e anche i giornalisti finite le risate, Virginia continua: “Per me partecipare a un cartone Disney è comunque un sogno. Ho sempre sognato di doppiare o essere in un cartone animato.”

Su di te invece Moreno, per questa canzone, che fascino ha esercitato il film?

Moreno: “Sapete, io sono comunque molto giovane, senza voler offendere nessuno” dice il cantante rivolgendosi a Insinna. “Sei molto divertente” risponde Flavio, che si sente giustamente dato del vecchio. “Essendo così giovane” continua Moreno “sono ancora molto attaccato ai cartoni e alla Disney in particolare. Rispetto a un doppiaggio, aver fatto una canzone è parte comunque del mio mondo, ma non è stato così semplice. Mi sono dovuto impersonare nella canzone e recuperare un sacco di informazioni e devo dire che alla fine sono felicissimo del risultato, anche perché è un cartone che va bene per tutti. Fa ridere ma anche commuovere e credo che questo intervento della Marvel coi supereroi sia azzeccatissimo.”

Se aveste avuto la possibilità, quale personaggio animato vi sarebbe piaciuto doppiare?

Virginia: “Io amo particolarmente Gli Incredibili. Uno dei miei personaggi preferiti è quello della sarta Edna, doppiata da Amanda Lear. La cosa affascinante dei cartoni animati, però, è che c’è chi pensa a quale possa essere la voce di quel personaggio e alla fine sono così perfette che non puoi sostituirle.”

Flavio: “I miei capisaldi, come formazione, avendo da bambino anche l’audiolibro con il campanello per farti girare pagina, sono Il libro della giungla e Gli Aristogatti. Secondo me, però, la parola definitiva nel mondo Disney la mette il mio maestro Gigi Proietti doppiando il Genio in Aladdin. In quel film fa 600 voci, canta 90 canzoni e fa colori di tutti i tipi. Io, potessi tornare indietro e fare il provino, sia per dimensioni fisiche e strutturali ma anche per approccio alla danza e al canto, vorrei chiudere la mia carriera doppiando l’orso Baloo. Soprattutto perché c’è dentro la mia filosofia di vita ovvero che bastan poche briciole, lo stretto indispensabile. Soprattutto in periodi come questi, o ti fai bastar le briciole o i malanni tuoi non puoi dimenticar.”

Moreno: La Sirenetta! No, scherzo. Sono d’accordo su Gli Aristogatti, essendo anche un amante dei gatti in generale. Ne abbiamo due in casa. Quindi sicuramente Gli Aristogatti, con Romeo er gatto più bello der Colosseo.” rivela con un romano piuttosto stentato.

Come è entrato nel personaggio di Baymax, che è sicuramente un robot, ma trasmette umanità e diventa una sorta di amico guida per il protagonista?

Flavio: “Ci siamo avventurati con i piedi di piombo. Una delle tante sfide è stata quella di non essere troppo robotico con la voce e allo stesso tempo non essere esattamente umano. Il pensiero costante che Massimiliano mi trasferiva era un sorriso; tutte le battute tendevano, sia nel pensiero che nell’approccio, a un sorriso continuo, morbido, rassicurante e coccoloso. Solo nel finale, senza dire nulla, ci siamo concessi uno scarto di umano, abbandonati a un sentimento e abbiamo lasciato che questo simpatico cicciolone buono vivesse ed esprimesse un sentimento autentico. Abbiamo provato a fare uno scatto in più.”

Lavorare solo con la voce, come in radio, è molto difficile, perché non puoi aiutarti con il corpo. Questo poi, non è solo doppiaggio, ma si tratta di vere e proprie interpretazioni. Quali difficoltà avete incontrato?

Virginia: “Quando doppi cartoni o comunque personaggi, ti trovi di fronte un vero e proprio attore. Ormai sembrano attori in carne ossa per quanto sono verosimili. Infatti è capitato spesso di trovare un’intenzione divertente, che ci faceva ridere, ma che non si ‘incollava al viso’. Alla fine hai un attore di fronte e quindi sei comunque legato alla parte visiva; è stato un lavoro faticoso ma molto interessante.”

Flavio: “Quando fai doppiaggio lavori con la voce, ma devi anche essere sveglio a pensare, perché non puoi fare affidamento solo sulle parole, cosa che magari può fare un professionista come Massimiliano. A un certo punto mancava una rissa a 12, è entrato e l’ha fatta da solo; si è automenato, le ha prese, le ha date. Lì ti avvilisci e vorresti chiamare l’analista, ma in ogni caso, durante questo viaggio abbiamo cercato una grazia. E ti accorgi che arrivi dal traffico e spegni tutto, prendi un caffè, sorridi e cominci a vedere le immagini; per alcune ore, è stata anche una bella difesa dalla vita vera.”

Dei tanti temi affrontati nel film, dal riuscire a reagire pur non essendo come gli altri bambini fino all’elaborazione del lutto, quale vi ha toccato di più?

Flavio: “Adoro le amicizie apparentemente improbabili. Sono anche figlio, inevitabilmente, degli Arma Letale e delle strane coppie di Attenti a Quei Due, di Alberto Sordi e David Niven ne I due nemici… e l’approccio di questo gigantone con un bambino distrutto, il viaggio che intraprendono insieme, lo scoprire che il tuo compagno di viaggio è speciale e può farti anche tornare il sorriso… se mi chiedi cosa più mi ha colpito è il rapporto tra il piccolo Hiro e Baymax.”

Virginia: “Sono d’accordo con Flavio riguardo l’amicizia. Inoltre si tratta di un cartone animato poetico, profondo e divertente; queste tre cose insieme sono potentissime.”

Moreno: “Io anche nella canzone ho voluto lanciare dei concetti che per i ragazzini possono essere riconducibili a quello che è il cartone. I sogni possono essere realtà, credi nella creatività. O meglio, questo ragazzino che già non ha avuto una vita semplicissima, nel momento in cui deve affrontare anche il lutto mi ha colpito moltissimo, così come la determinazione mostrata da Hiro, che la ritrova anche nel lavoro del fratello e riesce a ritirarsi su per fare qualcosa che non sembra nemmeno un lavoro che può dar da mangiare. Lui in ogni caso continua per raggiungere il suo obiettivo. E se non avesse avuto magari l’appoggio di un Baymax, come tutti noi se nella vita non avessimo una persona vicino che ci può aiutare a tirarci su, sarebbe potuto cadere in un baratro. Alla fine Baymax nel cartone, nonostante non sia umano, si dimostra più umano di molte persone che incontriamo nella vita vera.”

Qual è il vostro Big Hero preferito nel cartone e avete invece un eroe nella vita reale?

Riguardo il personaggio preferito, solo Moreno ha avuto la possibilità di vedere già il film per intero, quindi è lui a rispondere: “La simpatia e l’essere svanito di Fred mi piacciono, però anche per la musica che faccio e vedendolo con le treccine, uno dei personaggi che più mi piace è Wasabi. Anch’io però mi sono innamorato di questo cicciotto (Baymax). Come eroi personali, vorrei andare per punti. Nel mio genere musicale, oltre alla stima per colleghi come Fabri Fibra, un mio idolo è J-Ax; nello sporto lo riconoscerei in un Senna, mentre se ci spostiamo nella famiglia direi i miei genitori.”

Virginia: “Nella vita professionale ce ne sono abbastanza. Tutte le grandi attrici per me sono delle maestre, come Monica Vitti e Franca Valeri. Ma anche la mia mamma è un Big Hero, per me.”

Flavio: “Nella vita, se te ne dico uno vero, è Don Ciotti. Se pensiamo al mondo del lavoro c’è rimasto Landini e credo che se molla pure lui… dopo Landini, Don Ciotti e Gino Strada c’è veramente da chiamare Baymax, ti dico la verità. Se poi tu mi chiedi, anche se il marchio non è lo stesso, ma per la mia malinconia, per il mantello come Zorro, perché vive da solo con il maggiordomo, le fidanzate che poi rimanda a casa… il mio eroe è Batman. Che a una certa ora fa ‘Amore, guarda, le orecchie sulla città. Devo andare.”

E con questa invidia manifesta per il Guardiano di Gotham si chiude la conferenza stampa di Big Hero 6. Una bella chiacchierata spensierata che si addice totalmente al lungometraggio Disney a cui hanno lavorato questi tre professionisti. Fra poco pubblicheremo la gallery con tutti gli scatti della conferenza stampa e il photocall. Inoltre, aspettate la nostra recensione per sapere cosa pensiamo del titolo.

Big Hero 6 uscirà in Italia il 18 dicembre. Il film è diretto da Chris Williams (regista di Bolt e tra gli sceneggiatori dei classici Mulan e Le Follie dell’Imperatore) e Don Hall (regista di Winnie the Pooh – Nuove Avventure nel Bosco dei Cento Acri), che si è occupato anche della sceneggiatura assieme a Jordan Roberts (La marcia dei pinguini). Il film sarà disponibile anche in 3D.

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