L’attore 65enne Gary Oldman si unì alla saga dei maghi nel terzo film interpretando il padrino di Harry, Sirius Black, nel 2004 con “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban“. Pur avendo ripreso il ruolo in altri tre film, Oldman ha ammesso di non essere soddisfatto della sua interpretazione.
Gary Oldman Critica la Sua Interpretazione in Harry Potter: “Sirius Black è stato mediocre”
Durante il podcast di Josh Horowitz, Oldman ha dichiarato: “Penso che il mio lavoro sia mediocre in esso.“
L’attore ha ammesso di non aver letto i libri di J.K. Rowling prima di interpretare il personaggio, a differenza del compianto collega Alan Rickman, che ha dato vita al Professor Severus Piton. Questo ha influenzato la sua rappresentazione di Sirius Black.
Rimpianti e Umorismo
Oldman ha scherzato sul fatto che il suo personaggio sia stato ucciso troppo presto, scherzando: “Facevamo scommesse sul personaggio che sarebbe morto, sai, si pensava a Hagrid, ed io ero lì che dicevo, no, no, forse è Ron. Poi apri lo script e capisci, sono io. Me ne vado di qui.”
Autocritica e Crescita
L’attore ha sottolineato la sua tendenza all’autocritica, considerandola una cosa positiva. Ha spiegato: “Penso che se mi sedessi a guardare qualcosa e dicessi, ‘Dio mio, sono incredibile’, sarebbe un giorno molto triste, perché vuoi fare meglio nel prossimo lavoro … È così soggettivo, così personale che stai guardando qualcosa che gli altri non vedono … Non è per mancare di rispetto a chi mi dice, ‘Adoro la tua interpretazione in quel film,’ e io penso, ‘Sono terribile in quel film. Di cosa parlano?’ Non è questo. È [che] vedono altro.”
La Critica Costruttiva di Gary Oldman
L’attore riflette sulla sua autocritica come una spinta per migliorarsi costantemente, mantenendo un atteggiamento di crescita e impegno verso i progetti futuri.