Timothée Chalamet e Calah Lane: Divertimento e Cioccolato sul Set di ‘Wonka’

Per Timothée Chalamet è stato davvero divertente giocare sul Set di ‘Wonka’ insieme al Cioccolato.

Timothée Chalamet e Calah Lane: Divertimento e Cioccolato sul Set di ‘Wonka’

Il giovane attore di 27 anni, Timothée Chalamet, interpretando il ruolo di Willy Wonka nel film di Paul King, ha reso l’esperienza sul set molto divertente. Calah Lane, 14 anni, che interpreta Noodle, un orfano laborioso ma svantaggiato, ha rivelato che i due si sono divertiti molto durante le riprese.

Il Coinvolgimento sul Set e la Lezione di Michael Jackson

Calah ha ammesso che a volte le è difficile entrare nel personaggio, ma osservando Chalamet sul set, ha appreso molto. Ha dichiarato: “A volte mi è difficile entrare nel personaggio. Quando l’ho visto sul set, ho pensato: ‘Wow, lo fa davvero, davvero, davvero bene’. E ho imparato un po’ da lui. Ma è molto divertente sul set. Gli ho insegnato il ballo di ‘Thriller’. Sono la sua fan numero uno di Michael Jackson. So tutto.”

Il Cioccolato sul Set: Dettaglio e Gusto

Calah ha anche rivelato che durante le riprese ha consumato molto cioccolato. Ha spiegato: “Ho mangiato così tanto cioccolato perché facevamo take dopo take. Non era cattivo, cosa positiva perché avevamo un cioccolatiere sul set. C’era così tanta cura nel cioccolato, ed era fantastico. Lei faceva tutti i cioccolatini a mano.”

Il Parere del Regista e l’Approccio al Film

Il regista King ha condiviso che quando si adatta un’opera amata come Paddington o Willy Wonka, la gente si sente giustamente protettiva. Ha aggiunto: “Il nostro obiettivo fin dall’inizio era fare qualcosa di cui [Roald] Dahl sarebbe stato orgoglioso o che si sarebbe inserito nel suo mondo.” Ha sottolineato la collaborazione con il nipote di Dahl, Luke Kelly, produttore del film, che ha un coinvolgimento personale profondo oltre che professionale.

Il film, nonostante i timori iniziali, ha ricevuto buoni apprezzamenti dalla critica, lavorando per mantenere l’integrità del mondo di Dahl e il coinvolgimento della famiglia ha reso l’esperienza professionale anche personalmente significativa.

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