Il capo di Adidas: “Con Kanye West è stata la migliore collaborazione della storia”

Dopo che il marchio ha interrotto la collaborazione con il rapper in seguito alle sue esternazioni antisemite, il capo di Adidas ha ammesso che ciò ha portato alla perdita delle "collaborazioni di maggior successo della storia" dell'azienda.

Il capo di Adidas: “Con Kanye West è stata la migliore collaborazione della storia”

L’amministratore delegato di Adidas, Bjørn Gulden, ha espresso il suo rimpianto per la fine della proficua collaborazione con Kanye West, noto ora come Ye, definendola una delle “migliori collaborazioni della storia”. Questa dichiarazione è giunta in seguito alla decisione di Adidas di interrompere la partnership con il rapper a causa delle sue esternazioni antisemite dello scorso anno.

L’Amministratore Delegato di Adidas Lamenta la Fine della Collaborazione con Kanye West

In un’intervista al podcast norvegese “In Good Company”, Gulden ha dichiarato che non crede che Ye abbia intenzionalmente pronunciato quelle parole offensive e che lo considera una delle menti creative più brillanti al mondo, sia nella musica che nella cultura di strada. La loro collaborazione aveva portato alla creazione della popolare linea di calzature Yeezy, che aveva ottenuto un notevole successo.

Tuttavia, le controversie causate dalle dichiarazioni di Ye sui social media hanno costretto Adidas a interrompere il contratto e a ritirare il prodotto. Gulden ha descritto la situazione come “un vero peccato” e ha espresso tristezza per la perdita di un’attività così fruttuosa.

Nonostante il rimpianto, Gulden ha sottolineato che lavorando con terze parti, come artisti e atleti, ci possono essere complicazioni e imprevisti, e la rottura di una partnership è parte del mondo degli affari.

Adidas aveva posto fine alla sua collaborazione con Ye a ottobre, citando i suoi commenti “inaccettabili, odiosi e pericolosi” che contravvenivano ai valori aziendali di diversità, inclusione e rispetto reciproco.

Ye aveva generato ulteriori controversie in seguito a quegli eventi, pubblicando immagini sensibili e facendo affermazioni controverse su personaggi storici, scatenando l’indignazione e la critica da parte del pubblico e dell’azienda.

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